Senza biglietto alla stazione: "A decine rischiano la vita pur di evitare i controlli"

Sabato la corsa tra i binari è finita in tragedia

La Polfer alla stazione di Firenze

La Polfer alla stazione di Firenze

Firenze, 11 dicembre 2017 - Forse stava cercando una scorciatoia per tagliare dalla piattaforma est, quella dove si trovano i binari 16 e 17, fino al binario 1, verso la parte opposta della stazione. Oppure, come sta accertando in queste ore la Polfer, una volta sceso da un treno regionale, avrebbe provato a prenderne «al volo» un altro, passando perpendicolarmente ai binari, perché senza biglietto. In ogni caso l’uomo, un cittadino rumeno di 56 anni, sabato alle 20, arrivato a metà del suo tragitto, è stato centrato in pieno da un Frecciarossa diretto a Bologna, all’altezza del binario 9. La locomotiva gli ha maciullato la gamba e, con tutta probabilità, il 56enne perderà il piede, amputato dalla caviglia in giù. Ma la disavventura avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia senza ritorno. 

L’episodio di sabato infatti non sarebbe isolato. A tentare la lotteria dell’attraversamento, fuori dall’area della stazione all’altezza della pensilina 17, quella dei treni regionali in direzione binario 1 (e viceversa), sarebbero in tantissimi. Disperati, senzatetto ma soprattutto senza biglietto: tutti lungo quel percorso di 200 metri che taglia perpendicolarmente il fascio dei binari, come sabato ha fatto il 56enne. Il motivo? Aggirare i controlli della Polfer ma anche del personale di sicurezza aziendale di Rfi che sorveglia gli accessi ai binari dell’alta velocità e delle Frecce. Facendo passare solo chi è in possesso del titolo di viaggio. 

Tutti gli altri, soprattutto venditori abusivi che fanno la spola da Firenze verso Pontassieve, Pontedera, Viareggio, carichi di merce da piazzare ai mercati settimanali, restano fuori. E, per dribblare i controlli alla testa dei binari, li tagliano direttamente rischiando la vita, una volta entrati dalla rampa del binario 16. A rendere la loro vita ancora più dura c’è il sottopassaggio off-limits per motivi di sicurezza, che collega la pancia dei binari 1 e 4. E così l’unica alternativa è giocarsi tutto in quella roulette russa: scendere dalla banchina e muoversi sul terreno minato dei binari. Magari raggiungendo un mercatino a 80 chilometri da Firenze, dove spacciare paccotiglia, ombrelli, foulard, borse. 

Il fenomeno è stato registrato anche dalla polizia ferroviaria che ogni giorno è costretta a farci i conti. Un ping pong che scortica i nervi degli agenti ma anche dei senza-biglietto che danno in escandescenze. Come il 6 ottobre 2016 quando un gruppo di 25 venditori abusivi dopo essere rimbalzato da una parte all’altra dei binari senza riuscire a varcare l’uscita di tre stazioni toscane, ha occupato i binari di Firenze, armato di pietre. 

Il gruppone tentava di raggiungere il mercato di Sinalunga ma appena sceso dal treno venne bloccato dalla Polfer. Così, dopo aver tentato nuovamente di scendere ad Arezzo senza successo, sbarcò a Firenze. Qui partì il guardie e ladri per schivare i poliziotti, terminato sui binari dove i 25, in maggioranza senegalesi, occuparono la strada ferrata come segno di protesta per la mancata giornata di «lavoro». Nel frattempo la transumanza umana degli abusivi non si è fermata. A parlare sono anche gli oltre 7.800 articoli sequestrati dalla municipale da gennaio a oggi nell’area di Santa Maria Novella. Tutti provengono da quel presepe di venditori e disperati che bazzica ai bordi della stazione, per loro, diventata invivibile dopo la linea dura scelta da Ferrovie. Il prossimo passo dell’azienda sarà l’attivazione dei gate già installati ai binari e collegati da una barriera di plexiglass che renderà durissima la vita a chi non è in regola. L’inaugurazione per il momento è slittata. Una volta a regime, per gli abusivi e chi non ha il biglietto sarà impossibile anche solo annusare i binari.   

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