Morta dopo il parto in ospedale, accertamenti della procura

Il bambino della donna è stato salvato. Già aperta un'inchiesta interna dell'Asl. La direzione sanitaria di Careggi: parto regolare, poi emorragie interne

Annalisa Casali,  36 anni, era responsabile del personale alla Adecco di Prato

Annalisa Casali, 36 anni, era responsabile del personale alla Adecco di Prato

Firenze, 4 ottobre 2016 - Accertamenti della procura sulla donna morta di parto all'ospedale di Careggi. Ci sono dunque le prime novità dopo la notizia che nella mattinata di martedì 4 ottobre ha lasciato sotto choc Firenze, ovvero la morte di una donna di 36 anni dopo il parto del suo bambino. Secondo quanto appreso, gli accertamenti prenderanno in considerazione la segnalazione fatta sul caso dalle autorità sanitarie e il 'riscontro diagnosticò che i medici di Careggi hanno effettuato sulla puerpera e sul nascituro.

«Stiamo facendo accertamenti per capire che cosa è accaduto», dice la vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità Stefania Saccardi. 

«Gli accertamenti sono stati fatti immediatamente - ha spiegato Saccardi -, è stato attivato subito anche il rischio clinico. Nell'immediatezza non pare che si tratti di una problematica legata all'evento del parto, però gli accertamenti stanno continuando e ancora non è ben chiara la dinamica e la responsabilità.

Il parto è stato regolare e si è svolto in modo fisiologico, ma nelle ore successive la madre, una donna di 36 anni alla prima gravidanza, ha avuto emorragie interne che ne hanno causato la morte. È quanto spiega la direzione sanitaria dell'ospedale di Careggi. La donna, col marito, è arrivata al reparto di maternità - che l'aveva peraltro seguita durante la gravidanza - la notte di domenica 2 ottobre, verso le 2.

Dopo circa due ore di travaglio, spiega l'ospedale, è nato il bimbo, di circa tre chili, verso le 4.50 di domenica. Intorno alle 8 però - prosegue la ricostruzione dei sanitari - la 36enne ha accusato forti dolori addominali. Viene fatta un'ecografia che evidenzia presenza di liquidi, un sanguinamento anomalo che poi, con un intervento in sala operatoria, viene attribuito a vasi della milza. L'intervento dei chirurghi viene completato e la donna è ricoverata nel reparto di terapia intensiva: reagisce alle terapie - riferisce sempre la direzione sanitaria -, è cosciente, parla a medici e familiari. I sanitari prendono in considerazione l'ipotesi di ritrasferirla nel reparto di maternità. Ma non c'è tempo. Nella notte del 3 ottobre, però, verso le 4, circa 24 ore dopo il parto, tornano improvvisi dolori addominali: di nuovo la 36enne torna in sala operatoria, si riscontrano altri sanguinamenti all'addome. Vengono praticate trasfusioni di sangue.

«I punti di emorragia sono più di uno - afferma la direzione sanitaria - e la sutura alla milza aveva tenuto». Il decesso ieri, lunedì, intorno alle 7. L'ospedale ha disposto un 'riscontro diagnostico' di cui però i risultati completi saranno disponibili fra qualche tempo: tra gli esiti che si attendono anche quelli di esami istologici. Gli accertamenti dei sanitari di Careggi prendono in considerazione anche la presenza di patologie preesistenti o anche molto rare, che si siano manifestate proprio dopo il parto.

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