Campi, la crisi della Malo tiene col fiato sospeso i 60 lavoratori / FOTO / VIDEO

Primo giorno di protesta davanti ai cancelli: il futuro è un'incognita. L'azienda produce capi in cachemire ma il cda è dimissionario

I lavoratori della Malo in sciopero (Germogli)

I lavoratori della Malo in sciopero (Germogli)

Campi Bisenzio, 27 dicembre 2016 – I conti alla Malo non tornano: perdite economiche per 400mila euro al mese, un cda dimissionario e una ricapitalizzazione che tarda ad arrivare. E' stato un Natale di preoccupazione per i 60 lavoratori della Malo di via Gattinella, azienda leader a livello internazionale nella produzione di capi di abbigliamento in cachemire. I lavoratori hanno scioperato per l'intera giornata e alle 9 erano già in presidio davanti alla fabbrica. Il corteo previsto sino all'outlet in zona Gigli non è stato autorizzato ma la protesta va comunque avanti. In poche parole, nonostante gli stipendi sono stati pagati, c'è timore per il posto di lavoro. E i 60 addetti sono uomini e donne fra i 30 e i 50 anni.

“La Malo ha iniziato a non pagare i fornitori – hanno detto Mirko Zacchei della Femca Cisl e Monica Biagiotti della Filctem Cgil – e non c'è un piano industriale. I lavoratori hanno diritto di sapere che cosa succederà, quali e quanti investimenti saranno fatti”.

La Malo è di proprietà russa ma lo stile di produzione è rimasto italiano e i capi sono apprezzati in tutto il mondo, per la qualità dei filati e la lavorazione: per questo motivo l'origine della crisi resta un mistero. L'azienda si era risollevata alcuni anni fa da un disastroso incendio nella fabbrica di via Limite ed aveva trasferito tutte le attività in via Gattinella. La ricapitalizzazione dovrebbe portare entro gennaio dai 3 ai 5 milioni di euro ma l'operazione si annuncia alquanto difficile. Lavoratori e sindacati proseguono la battaglia.

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