Bar, pizzeria e complesso edilizio sequestrati dall'Antimafia tra Firenze e Prato

Ecco quali sono i locali finiti nell'indagine della Dia di Firenze. L'accusa: legami tra anziano imprenditore e una cosca calabrese

Direzione investigativa antimafia

Direzione investigativa antimafia

Firenze, 12 gennaio 2018 - Alcuni noti locali di Firenze e alcuni immobili di pregio a Prato sono stati posti sotto sequestro nell' ambito di una operazione antiriciclaggio della Dia di Firenze nei confronti di un imprenditore calabrese trapiantato da anni in Toscana, ritenuto legato alla 'ndrina Giglio di Strongoli (Crotone).

Al centro dell'indagine è finito Giuseppe Iuzzolino, 81 anni, il quale, coadiuvato da alcuni prestanome, avrebbe effettuato, nel tempo, ingenti investimenti in zona, pur in mancanza di una lecita capacità reddituale. Gli investigatori avrebbero poi appurato l'esistenza di flussi di denaro verso la Calabria, in favore di appartenenti alla 'ndrina Giglio.

Tra i beni sequestrati, del valore complessivo di oltre 4 milioni di euro, i bar pasticceria Caldana e Il Barco, e il ristorante Pizza man di via Baracca Firenze, e immobili di pregio situati nel complesso edilizio Il Teatro nel quartiere Il Pino di Prato, oltre ad altri immobili, partecipazioni societarie e rapporti bancari sequestrati tra la Toscana e Crotone.

Gli altri indagati in concorso per i reati di evasione fiscale e per quello di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio sono Vincenzo Benincasa, Fiore Guercio e Martino Castiglione (di Strongoli), Alfredo Aldrovandi, di San Benedetto Val Di Sambro (Bologna) e residente a Firenze, e Luigi Guercio, nato a Cariati (Caserta) e residente a Strongoli. Il Centro Operativo Dia (Direzione investigativa antimafia) di Firenze ha dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal locale Tribunale del Riesame, che ha disposto il sequestro.

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