Cene private con il David: ecco il listino prezzi dei tesori di Firenze

Dagli Uffizi a Boboli: sale museali 'in affitto'. Sul sito del polo museale le tariffe (con regolamenti stringenti)

A cena con David per 20mila euro

A cena con David per 20mila euro

Firenze, 22 ottobre 2014 - UN SOGNO a portata di mano. O meglio, a portata di qualche decina di migliaia di euro. Lo stupore è garantito, per tutti. Che sia un gruppo di clienti stranieri con cui fare bella figura, o una fidanzata da sedurre, in ogni caso cenare sotto il marmo bianco del David di Michelangelo o ascoltare un concerto a fianco della Venere del Botticelli, resta una serata indimenticabile. Per sapere come fare e quanto costa concedersi questa esperienza esclusiva, da ora in poi è semplicissimo, basta andare nel sito ufficiale del Polo museale fiorentino. Dagli Uffizi alla Galleria dell’Accademia, dalla Villa Medicea di Poggio a Caiano alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, ogni sala ha il suo prezzo e le sue diverse modalità d’utilizzo. Certo, le ristrettezze, i vincoli e gli accorgimenti da rispettare sono tantissimi, ma con un po’ di attenzione si può imbastire una bellissima festa e fare felici i nostri ospiti.

DEL RESTO, se il Vaticano consente che si affitti la Cappella Sistina che è il luogo deputato all’elezione dei papi, si potrà pur concedere per una sera la sala Bianca della Reggia di Pitti, riallestita proprio per le cerimonie dal Granduca Pietro Leopoldo nel Settecento e utilizzata per le prime sfilate della moda italiana negli anni Cinquanta. Ecco che allora, cavalcando quell’onda che viene chiamata valorizzazione dei nostri beni culturali, ben vengano tutti quei soldi in più che, si spera, possono essere reinvestiti nella tutela del patrimonio artistico italiano. Le cifre tutto sommato non sono stratosferiche: ad esempio, una visita straordinaria alla Galleria dell’Accademia oltre il normale orario d’apertura, con proseguimento della cena allestita davanti a quel capolavoro di Michelangelo che è il David e in mezzo ai toccanti Prigioni, costa ventimila euro per un totale di cento persone, con la possibilità di aggiungere altri 50 ospiti per un supplemento di duemila euro. Se ci si accontenta di un cocktail la tariffa scende a undicimila euro. Per la verità non è finita qui: tanto per cominciare il pagamento deve essere anticipato di trenta giorni rispetto alla data dell’evento, dopodiché va incluso il costo per il personale coinvolto nello svolgimento dell’iniziativa – custodi e agenti di vigilanza –, e ancora la spesa dell’istruttoria relativa alla concessione degli spazi.

STESSO meccanismo agli Uffizi, dove si possono organizzare addirittura spettacoli teatrali itineranti, con l’attore che illustra un dipinto dopo l’altro. Le combinazioni per godere in maniera privata dalle 18 a mezzanotte del più importante museo d’Italia, sono numerose. In quel Sancta Sanctorum che è la sala con i capolavori di Sandro Botticelli non si può cenare. È consentito però per un massimo di 150 persone organizzare un concerto. Il canone è di 15mila euro ed è espressamente sottolineato che vengono approvate «solo manifestazioni di alto tenore artistico, valutate dalla direzione del museo».

PER gli appuntamenti conviviali sono disponibili però le Sale Rosse, le Sale Blu e le Sale Gialle, nuovi spazi recentemente allestiti per estendere il percorso espositivo e per dare risalto ai diversi periodi e differenti scuole di artisti italiani e stranieri. Canone di affitto fra i 10 e 15mila euro, compresa la visita straordinaria. E anche se nel menu non è menzionata, la sindrome di Stendhal è inclusa e garantita. Se un cocktail nel cortile del Bargello costa ottomila euro e una sfilata di moda trentamila, più accessibilli sono i cenacoli o le ville medicee, da poco entrate a far parte del patrimonio Unesco. Insomma, con appena mille e 500 euro per una sera si può diventare granduchi e granduchesse.

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