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Villa Vittoria Cultura, dibattito con De Vita per 'Il Demiurgo'

“Un atto teatrale di rara potenza emotiva”, ha commentato l'ideatore della rassegna Giovanni Fittante

L'evento di Villa Vittoria Cultura

L'evento di Villa Vittoria Cultura

Firenze, 20 giugno 2025 – Il libro 'Il Demiurgo' di Gabriella Izzi Benedetti ha sollevato un dibattito durante Villa Vittoria Cultura, la rassegna ideata da Giovanni Fittante. Proprio Fittante, insieme al presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini, all'autrice e al regista teatrale Ugo De Vita hanno dato vita all'evento. Sullo sfondo l'accompagnamento musicale col violino di Fabio Consiglio. Come è stato spiegato “il testo affronta, attraverso vicende legate a un intreccio di situazioni e personaggi, ambientati in una grande città e in uno dei periodi più suggestivi dell’anno, il Natale, il tema dell’autonomia della mente umana, la sua risposta ai condizionamenti a cui viene suo malgrado sottoposta. La scienza riesce veramente a dominarne la volontà, a far riemergere l’inconscio, ad annullarne i freni inibitori? Quali sono le metodiche, i passaggi perché questo avvenga? Peter Smith, scienziato di fama mondiale, è convinto di aver trovato la formula e attende il momento giusto a livello atmosferico, per sperimentarla in segreto. Per un insieme di incastri ambientali, le condizioni attese si presentano, perfette, alla vigilia di Natale. Gli abitanti del grande e nobile Palazzo Viscardi non sospettano minimamente di divenire le cavie dell’esperimento. Il testo ci presenta storie a volte tenere, a volte tristi, le vicende dei personaggi, indagati nel loro essere, apparire, divenire, spesso interagiscono, donando un senso corale alla narrazione. La scrittura ha una costante poetica ma non idilliaca per cui la drammaticità è a volte cruda, l’analisi dei personaggi non concede niente al patetico, sicché il tutto viene vissuto dal lettore in forma molto diretta, con una notevole adesione emotiva. Il messaggio dell’autrice è chiaro nel metterci in guardia dalle tentazioni di onnipotenza, dai pericoli legati alla scienza quando si perdono il senso dell’etica e la dimensione del limite. Quando ci si pone in posizione di superiorità, acquisendo una sorta di diritto a strumentalizzare il nostro prossimo, e come tale non dimentichiamo la natura, l’ambiente, tutti gli esseri viventi, e alla fine noi stessi, persino, vittime della nostra cieca smania di potere, ricchezza, visibilità”. "'Il Demiurgo' è stato molto più di un evento culturale: è stato un atto teatrale di rara potenza emotiva, un incontro tra parole e suoni capace di lasciare un segno profondo – ha detto Fitante -. L’opera di Gabriella Izzi Benedetti, scrittrice di grande sensibilità e intelligenza narrativa, ci ha condotti in un universo simbolico e visionario, dove il pensiero si fa poesia e la parola si trasforma in esperienza. Averla ospitata a Villa Vittoria è stato un onore e un privilegio: la sua voce autoriale rappresenta una delle espressioni più alte della letteratura contemporanea”. "A dare corpo e anima al testo, la straordinaria interpretazione di Ugo De Vita, artista poliedrico, attore e voce narrante di rara intensità – ha aggiunto Fittante . Con la sua presenza magnetica e una voce capace di muoversi tra profondità drammatica e delicatezza evocativa, ha saputo rendere vivo ogni passaggio, coinvolgendo il pubblico in una dimensione quasi sacra dell’ascolto. Il suo talento, maturato attraverso anni di teatro, cinema e doppiaggio, è stato il filo conduttore emotivo della serata. Villa Vittoria Cultura continua a essere un laboratorio vivo di esperienze artistiche dove si incontrano visioni, talenti e sensibilità diverse. Crediamo in una cultura che emoziona, che unisce e che genera bellezza condivisa. Questo è il nostro impegno e la nostra visione. E serate come questa ci ricordano perché vale la pena continuare a coltivarla”.