Polemiche per le barriere in via Vittorio Veneto: "Non permettono l'accesso ai disabili"

La rivolta sui social network

Sottopassaggio

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Arezzo, 26 settembre 2016 - Le barriere della discorsia. Sta scatenando un putiferio sui social network la vicenda di una signora costretta sulla sedia a rotelle che non è riuscita a passare appunto per la presenza degli ostacoli che sono stati installati alcuni giorni fa nel sottopassaggio di via Vittorio Veneto. Il senso delle barriere era quello di impedire che i ciclisti si lanciassero lungo il tratto a tutta velocità, cosa che era purtroppo all'ordine del giorno. Il fatto è che quelle stesse barriere impediscono anche il passaggio delle persone portatrici di disabilità costrette su una sedia a rotelle e non appena la denuncia è arrivata sui social network si sono scatenati i commenti e le accuse. Persino un esponente della maggioranza come il consigliere Angelo Rossi fa appello al buon senso e chiede che la questione venga risolta in modo da consentire a tutti la fruibilità del sottopassaggio.  Dal canto suo, Gamurrini getta acqua sul fuoco e spiega di aver già dato mandato agli uffici competenti di studiare la questione: "Fermo restando che sono convinto della bontà del provvedimento, perché ciclistiche scendono a tutta velocità nel sottopasso sono un pericolo per loro stessi e per i pedoni".