Poste sempre a singhiozzo: i sindaci firmano un’interrogazione

Donella Mattesini portavoce di 13 primi cittadini contro i disservizi

Un portalettere

Un portalettere

Arezzo, 27 gennaio 2017 - A partire dal primo maggio dell’anno scorso il postino non suona più due volte. E nemmeno una. Alcuni giorni non lo fa per niente. Da quando cioè è scattato il recapito della posta a giorni alterni in base alla riorganizzazione di Poste Italiane che è partita da qui ma che poi si estenderà a tutta la Toscana. La stessa contro cui Slc-Cgil e Uilposte hanno protestato in passato con presidi di sostegno ai lavoratori. In ballo c’era anche il taglio di 61 posti di lavoro spalmati in tutta la provincia. Nessuno a rischio licenziamento ma i postini dovevano essere assorbiti agli sportelli e negli uffici, e non rimpiazzati in futuro. Ma il disagio più grande è andato agli utenti, che da mesi ricevono la posta un giorno sì e l’altro no.

Le zone più penalizzate sono quelle montane e le frazioni. Per questo nei giorni scorsi tredici sindaci della provincia di Arezzo hanno sottoscritto simbolicamente l’interrogazione parlamentare sui disservizi postali presentata da Donella Mattesini insieme a Magda Zanoni e ad altri senatori del Partito Democratico al Ministro per lo Sviluppo Economico. «Abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro perchè continuano le segnalazioni sui disagi creati dalla consegna non più puntuale della corrispondenza che riguarda sia i grandi centri che le zone più periferiche dove pare che la consegna non avvenga neanche a giorni alterni ma con cadenza molto più lunga», spiega Donella Mattesini. Tredici sindaci hanno voluto sottoscrivere l’interrogazione parlamentare per esprimere il disagio e la gravità dei problemi causati ai loro cittadini dai ritardi. Sono: Enzo Cacioli di Castel Franco Pian di Sco, Moreno Botti di Loro Ciuffenna, Marco Renzi di Sestino, Paolo Fontana di Caprese Michelangelo, Margherita Scarpellini di Monte San Savino, Ginetta Menchetti di Civitella in Val di Chiana, Nicolò Caleri di Pratovecchio – Stia, Massimiliano Mugnaini di Montemignaio, Fiorenzo Pistolesi di Ortignano-Raggiolo, Giampaolo Tellini di Chiusi della Verna, Eleonora Ducci di Talla, Massimiliano Sestini di Castel Focognano e Salvatore Montanaro di Castiglion Fibocchi. Ieri è arrivata la risposta del Governo del sottosegretario Giacomelli che ha la delega alle telecomunicazioni. «Una risposta di cui non siamo soddisfatti – dice Mattesini - ringraziamo Giacomelli per la tempestività ma i chiarimenti non offrono soluzioni ai gravi ritardi registrati sul territorio. Comprendiamo l’esigenza di attendere la piena implementazione del nuovo modello organizzativo di Poste così come la necessità di un confronto con le Regioni, ma questi elementi hanno tempi incompatibili con le esigenze dei cittadini, si rischia che le criticità si vadano a consolidare, ci riserviamo di intervenire agendo direttamente nei confronti di Poste».