AbilMente, disabilità e famiglie in un percorso di filiera solidale territoriale

Il progetto nasce dalla volontà di mettere in rete le numerose realtà che, nel territorio di Arezzo e Valdichiana, si occupano di disabilità

FIDUCIA La donna accudisce una 30enne con una disabilità (foto di repertorio)

FIDUCIA La donna accudisce una 30enne con una disabilità (foto di repertorio)

Arezzo, 16 dicembre 206 - Disabilità e famiglie in un percorso di filiera solidale territoriale. E' questo il senso del progetto 'AbilMente', presentato questa mattina nel palazzo della Provincia alla presenza della Vicepresidente dell'ente Eleonora Ducci. Il progetto, finanziato da EBITEMP, nasce dalla volontà di mettere in rete le numerose realtà che, nel territorio di Arezzo e Valdichiana, si occupano di disabilità, con l’obiettivo di creare un progetto pilota, replicabile in altri contesti, di formazione lavoro e attività terapeutiche ed espressive di arte e socializzazione.

Nella zona aretina e della Valdichiana ci sono infatti vari centri dedicati a persone con disabilità che svolgono anche attività per le famiglie. Dal lavoro effettuato dalle associazioni negli ultimi anni emerge la necessità di luoghi dove i familiari possano confrontarsi e avere la possibilità di svolgere un percorso di crescita personale che li sostenga psicologicamente ed emotivamente nella gestione, spesso difficile, di una famiglia con una persona diversamente abile. Le precedenti azioni di progettazione partecipata hanno evidenziato tanto l'esigenza dei “ragazzi“ dei centri (spesso over 40 anni) di avere momenti a loro dedicati indipendentemente dai familiari, quanto quella dei genitori di poter avere spazi di approfondimento, per affrontare in particolar modo il tema dell'affettività e della gestione del “distacco”, sia fisico che emotivo, dai propri figli. Ciò potrà consentire loro di intraprendere con maggiore serenità la gestione del “dopo di noi”, tema molto sentito dalle famiglie, che provoca ansie e preoccupazioni legittime. Il progetto si articola nelle seguenti azioni: incontri con le famiglie di Arezzo e della Valdichiana sul tema dell'affettività, del distacco e della valorizzazione dell'autonomia; incontri con le persone diversamente abili sul tema dell'affettività e della promozione delle autonomie socio-relazionali, sull’agricoltura sociale, sulla cucina a Km zero e sulla formazione professionale, per creare i presupposti di un'attività gestita dagli stessi disabili; avviamento delle attività di agricoltura sociale, turismo e di cucina e catering svolto da persone con disabilità.

E' previsto un evento finale di restituzione del progetto, aperto alla cittadinanza e una pubblicazione sul tema. Le esigenze sia delle persone con disabilità che dei loro familiari incontreranno una varietà di metodologie che si richiamano fra di loro: la globalità dei linguaggi, la Gestalt, l'ArteTerapia, la comunicazione artistica e teatrale ma anche focus group, circle time, e quant'altro utile a rendere il processo formativo, attivo e partecipativo. E' previsto inoltre un percorso di peer education fra le stesse persone con disabilità. Le attività si svolgono nei comuni di Arezzo e Cortona e si concluderanno a giungo 2017. Il soggetto capofila del progetto è “La fabbrica del sole onlus”, mentre i partner sono “NO MAD Filodramma” e “Il velocipede Onlus”.