Strapotere Sassuolo contro la Viola I neroverdi volano di nuovo in finale

Per il secondo anno di fila gli emiliani all’epilogo della Viareggio Cup. Fiorentina costretta alla resa

Strapotere Sassuolo contro la Viola  I neroverdi volano di nuovo in finale

Strapotere Sassuolo contro la Viola I neroverdi volano di nuovo in finale

SERAVEZZA – Il Sassuolo regola con autorità la Fiorentina e si regala per il secondo anno di fila la finale della Viareggio Cup al termine di una gara anche equilibrata se vogliamo per il numero delle occasioni ma dove i neroverdi sono stati senza dubbio più cinici e hanno saputo sfruttare meglio quanto creato.

Gara sbloccata subito dai ragazzi di Pedone che passano dopo appena 7 minuti: sugli sviluppi di un corner Loporcaro è il più lesto a trovare la zampata giusta nell’area piccola e a mettere la palla nel sette dove Tognetti non può arrivare. Viola che provano a reagire con le iniziative del duo di centrocampo Ievoli e Fortini che prendono in mano la manovra provando a velocizzare il gioco ma la retroguardia neroverde contiene bene. Le occasioni più pericolose capitano così direttamente da calcio piazzato: al 25’Padilla direttamente dalla bandierina dell’angolo costringe Thiener a salvarsi in tuffo con l’aiuto del palo e al 35’ Ievoli su punizione dal limite dell’area non trovava il sette per poco.

Si va così al riposo sul vantaggio di misura ma nella ripresa i neroverdi al primo affondo raddoppiano. Dopo venti minuti di sterile battaglia a centrocampo e tentativi velleitari la qualificazione prende la strada dell’Emilia: su una conclusione destinata a spegnersi a lato di Foresta arriva la deviazione volante di tacco di Ajati che si infila nell’angolino alla destra di Tognetti. I viola provano a riaprirla e pochi minuti dopo avrebbero l’occasione giusta: Caprini si invola in contropiede lanciato direttamente da Tognetti ma al momento del tiro la sua conclusione è respinta in corner da un grande intervento difensivo di Cinquegrano. Sul ribaltamento di fronte a seguito del corner arriva il gol che spegne definitivamente le speranze dei gigliati: fa tutto Mata che parte da centrocampo, salta tre uomini e una volta arrivato sulla trequarti lascia partire una conclusione imparabile che si infila nell’angolino in alto alla destra di Tognetti. Il gol su rigore al 37’ di Ofoma che lo stesso giocatore si era procurato subendo l’intervento scomposto in uscita di Theiner serve solo per i numeri e la statistica.

Carlo Andrea Brunini