REDAZIONE VIAREGGIO

"Vivo in America, ma sogno Burlamacco"

Bertuccelli da oltre 40 anni abita a New Orleans ed è un’artista del Mardi Gras. "Il desiderio? Sfilare in Passeggiata, come mio padre"

Prima che la pioggia scatenasse il fuggi fuggi e le polemiche prendessero il sopravvento sulla festa, c’è stato un momento, domenica, prima del corso funestato dal temporale, di un’emozione unica. Un momento in cui Viareggio e il suo Carnevale hanno riabbracciato un figlio che da ben 10 anni non faceva ritorno nella città che gli ha dato i natali. Domenica mattina Jonathan Bertuccelli, il figlio del carrista Raul che dal 1975 insegna a realizzare costruzioni carnevalesche al Mardi Grass di New Orleans, ha ricevuto il benvenuto da parte della Fondazione Carnevale e, visibilmente emozionato, ha potuto completamente riassaporare il suo Carnevale. "Questo è un momento meraviglioso per me – ha sottolineato il costruttore, scultore e scenografo – e concedetemi di dedicarlo a mio padre, che Viareggio non l’ha mai realmente abbandonata. Anzi l’ha sempre tenuta nel cuore e a me ha trasmesso verso di lei lo stesso amore".

Accompagnato da un frizzante gruppo di maschere del gruppo Rex (una delle ‘contrade private’ del Carnevale della città della Louisiana) Jonathan ha incassato i complimenti ed i buoni auspici arrivati da Marialina Marcucci. Contraccambiando donando una targa speciale al Carnevale di Viareggio "per la perseveranza dimostrata nel voler sfilare nonostante le enormi difficoltà imposte dalla pandemia" ha specificato.

Come si è sviluppata poi la giornata è storia, ma la storia di Jonathan merita comunque un approfondimento. "Ho più di 50 anni e una situazione familiare finalmente serena – ci confida motivato a margine della premiazione – ed allora perché non rendermi utile per il Carnevale di Viareggio? Ecco poter partecipare in qualche modo, che sia con una mia mascherata o con una collaborazione diretta con un altro carrista, oppure, perché no, poter portare qui a sfilare una mia opera sarebbe bellissimo. Io mi ritengo disponibile fin da adesso".

In attesa e con l’augurio che il suo sogno possa realizzarsi lo punzecchiamo sulla qualità delle costruzioni in concorso. "Una classifica non la darò mai perché conosco molti costruttori – premette – ma ammetto di essere stato colpito almeno da 4-5 carri, comunque la qualità è veramente ottima per tutti. Del resto il Carnevale di Viareggio è il migliore al mondo e anche se i vecchi amici di papà non ci sono più chi ha preso il loro posto ha dimostrato di saper apprendere molto bene, ma anche di sapersi evolvere".

Sergio Iacopetti