
La villa in via Civitali (con terreno di 2650 metri quadrati) fu confiscata nel 1996 al boss mafioso Giani Matranga e da quasi 30 anni è in abbandono
FORTE DEI MARMIVilla del mafioso: a luglio sarà fatta la gara per realizzarvi il nuovo archivio comunale. Finalmente il futuro dell’immobile in via Civitali a Vittoria Apuana si va definendo, oggi la giunta sarà chiamata ad esaminare il progetto esecutivo e subito potrà partire la procedura di gara per l’affidamento dei lavori che potranno prendere avvio entro la fine dell’anno. L’edificio, incompiuto, da 30 anni ormai versa in stato di abbandono, tra differenti proposte di utilizzo che si sono succedute e progetti mai avviati dalle precedenti amministrazioni. La villa (con terreno di 2650 metri quadrati) fu confiscata nel 1996 al boss mafioso Giani Matranga esponente di Cosa Nostra a Milano; nel 1998 l’immobile fu assegnato al Comune di Forte dei Marmi per farne la sede di un’associazione sportiva locale; nel 2003, su richiesta dello stesso Comune, fu cambiata la destinazione d’uso per poter utilizzare l’immobile ai fini di edilizia residenziale pubblica per alloggi parcheggio; proposta poi declinata in uno spazio polifunzionale da mettere a disposizione delle varie realtà aggregative locali. Ma la particolare ubicazione del bene, collocato in adiacenza all’elettrodotto di Terna, ha fatto emergere il problema delle limitazioni di legge attualmente esistenti, con l’impossibilità di uno stazionamento prolungato da parte delle persone. Ed è questo il motivo che ha fatto tramontare i precedenti obiettivi.Ecco che l’amministrazione Murzi ha elaborato una nuova soluzione, decidendo di collocarvi l’archivio comunale: destinandolo così a servizio e quindi con la fruibilità da parte del pubblico. Una scelta che ha ottenuto un anno fa il placet della Regione che ha riconosciuto un contributo straordinario finalizzato alla riqualificazione dell’immobile: il finanziamento da 500mila euro sarà utile sia per le spese di progetto che per gli interventi edilizi, con erogazioni spalmate in due anni (250mila per il 2025 e 250mila per il 2026). Entro la fine del prossimo anno dunque quella dimora diventerà parte integrante dei servizi comunali chiudendo definitivamente una lunga parentesi di degrado e abbandono sul terriotrio.Francesca Navari