"Via libera al cemento". Tolti i limiti di 5 metri tra gli edifici confinanti

L’ex assessore Micheli contesta l’atto approvato dal consiglio comunale. Il pericolo: "Chi costruisce per primo limita le possibilità dei suoi vicini".

"Via libera al cemento". Tolti i limiti di 5 metri tra gli edifici confinanti

"Via libera al cemento". Tolti i limiti di 5 metri tra gli edifici confinanti

"Sparito il vincolo delle distanze tra edifici: si torna indietro di mezzo secolo": l’ex assessore Massimiliano Micheli (FdI) accusa l’amministrazione di scelte assurde in campo edilizio e lancia un grave allarme per il futuro del territorio. "Quale recupero? Quale sostenibilità? – esordisce l’avvocato Micheli – Dopo l’eliminazione del vincolo cimiteriale, adesso a Camaiore, per poter costruire vicino ad un’altra casa, si applicheranno solo le regole previste nel Codice Civile”. Costruzioni a distanza minima: un tema che pesa sulla densità urbanistica. Eppure il Comune ha approvato il piano operativo per limitare cemento e nuove case. "All’ultimo consiglio – prosegue il consigliere – è passata in sordina l’eliminazione delle distanze minime dal confine degli edifici”. Micheli si è opposto. Ovviamente per i muri con finestre le distanze di 5 metri restano, previa deroga col permesso del confinante. "Ma per le altre pareti esterne la distanza dal confine torna ad essere quella prevista dall’articolo 873 cioè 3 tre metri. E i 10 metri, 5 da una parte e 5 dall’altra, dove sono finiti? In questo modo si creeranno brutte intercapedini, cunicoli inutili e pericolosi. Finora c’erano 5 metri grazie ad una nostra norma integrativa come in tutti i regolamenti edilizi di Italia. Si torna al vecchio diritto di ‘prevenzione’, cioè chi prima costruisce costringe l’altro a tenersi a distanza o costruire in aderenza". Le distanze restano solo per le pareti finestrate. Da domani si potranno costruire pareti cieche di due piani sul confine senza assenso del confinante.

Isabella Piaceri