
di Enrico Salvadori
La Versilia a lungo ha fatto parte della piacevole ritualità di Giampiero Boniperti, bandiera della Juventus da giocatore e presidente, spentosi a 92 anni. Ma il vincolo era costruito su un amore vero, sincero e ricambiato. Le lunghe vacanze a Forte dei Marmi prima all’hotel Franceschi e poi all’hotel President dove si sono decise tante strategie del mercato juventino, la spiaggia e il mare al Bagno Beppe dove aveva stretto amicizie genuine. Tanti colloqui di lavoro ma anche relax in un luogo che aveva scoperto grazie all’Avvocato Gianni Agnelli e poi amato, preferendolo ad Alassio che frequentava quando giocava. Fino a qualche anno fa il luglio e l’agosto in Versilia per Giampiero Boniperti e la sua famiglia erano sacri. Non si transigeva e qui hanno trascorso le loro vacanze anche i figli Giampaolo, Alessandro e Federica. e i nipoti tra i quali Filippo, anche lui calciatore.
Boniperti aveva detto più volte sì a Romano Battaglia partecipando agli incontri del suo memorabile Caffè della Versiliana. Sotto i pini dannunziani partecipò a un incontro sul futuro del calcio con l’allora direttore della Gazzetta dello sport Candido Cannavò, in un’altra occasione presentò il suo libro “Una vita a testa alta” scritto con la collega Enrico Speroni. Tra il pubblico c’era un suo pupillo, Sergio Brio, uno dei tanti giocatori che aveva scovato dal nulla permettendogli poi di vincere scudetti e Coppe europee. A Viareggio il suo punto di riferimento era il ristorante “Bombetta” di via Fratti dove non mancava occasione per gustarsi un buon pesce incontrando gli amici suoi e del titolare Fabio Canova. Rimpatriate con Tarcisio Burgnich, anche lui recentemente scomparso, e con Eugenio Fascetti che erano stati suoi compagni di squadra nella Juventus e poi avversari leali.
Uno dei grandi amici versiliesi di Boniperti era il fotografo Rodolfo Benedetti che non mancava mai una partita casalinga della Juve. Boniperti è stato anche premiato dal Centro Giovani Calciatori nel 1992 con il riconoscimento intitolato alla memoria di Gaetano Scirea che fu una delle sue geniali intuizioni da dirigente quando lo acquistò dall’Atalanta ed era fra i giocatori che amava di più per le sue qualità umane e tecniche. Commosso anche il ricordo di Paolo Corchia, vice presidente nazionale di Federalberghi e titolare del President del Forte, hotel dove Boniperti ha soggiornato a lungo. "Una persona speciale, un amico vero che incantava tutti con i suoi racconti nelle cene e negli appuntamenti pubblici e privati. Abbraccio con affetto i figli che ogni volta che passano dal Forte vengono a salutarmi. Giampiero era quella Juventus che ci ha fatto innamorare sin da bambini. Si vantava giustamente di essere il goleador storico del derby col Torino. Una persona straordinaria che ci mancherà". Bello anche il ricordo di Marco Bernardini giornalista e amico personale. "Giampiero è il presidentissimo. Ogni anno il 4 luglio gli facevo gli auguri. Una delle ultime volte mi disse: purtroppo niente più mare della Versilia. A me che sono un leone d’inverno, il sole e la sabbia danno fastidio anche se la Versilia rimarrà sempre nel mio cuore".