Valdicastello, è qui la storia. Scoperte antiche monete. Si studia un’esposizione

L’annuncio durante il convegno di “Archeoversilia“ al Sant’Agostino. Dalla lira romano-sannitica a quella fenicio-punica. Hanno 2.300 anni.

Valdicastello, è qui la storia. Scoperte antiche monete. Si studia un’esposizione

Valdicastello, è qui la storia. Scoperte antiche monete. Si studia un’esposizione

Il tris è servito: storia, archeologia, ambiente. È questa la ricetta che secondo l’amministrazione comunale potrebbe consentire a Valdicastello, e in generale al territorio, di spiccare il volo in termini di visibilità e turismo. Le tre parole-chiave sono state scandite a più riprese durante il convegno al Sant’Agostino promosso dall’associazione “Archeoversilia“ con il patrocinio di Comune e Soprintendenza delle belle arti e del paesaggio. Durante l’incontro il team di “Archeoversilia“ guidato dalla presidente Deborah Giannessi, ha presentato il progetto di catalogazione delle incisioni rupestri, alcuni glifi di particolare interesse e le antiche monete rinvenute a Cardoso e Valdicastello, tra cui una lira romano-sannitica, con profilo della dea Athena coniata dalla zecca di Suessa Aurunca e databile fra il 265 e il 240 a.c., e una moneta fenicio-punica, raffigurante la testa di Tanith e sul lato opposto una testa di cavallo con palmetta, risalente al 300-264 a.c.. "La cosa eccezionale, per Valdicastello – spiega Giannessi – è che questa valle era l’accesso dalla costa alla Garfagnana e fino alla Val Padana. Il ritrovamento delle monete conferma queste ipotesi: il ruolo delle miniere era fondamentale e speriamo di approfondire presto questo elemento con l’università di Pisa e il Cnr di Roma". Scoperte che si allacciano al lascito di Marco Baldi, fondatore insieme a Bruno Antonucci del museo archeologico (ospitato a palazzo Moroni) e promotore di una ricerca mineraria che ha portato alla costituzione di una collezione ricchissima di esemplari, cosa di cui si era già occupato anche il nostro giornale. "Un tesoro, quello delle incisioni rupestri e della mineralogia – sottolinea l’assessore alle frazioni Ermanno Sorbo – che può trasformarsi in un’opportunità turistica peculiare per un territorio, come Valdicastello, ricco di reperti e testimonianze, come già rilevato in un anno di lavoro dall’associazione ’Archeoversilia’. È una strada originale che possiamo tuttavia ben connettere con la valorizzazione dell’ambiente, in riferimento agli spazi delle miniere ex Edem e della figura di Carducci, che già identifica la frazione. Potremmo inoltre valorizzare la collezione di minerali eseguita da Baldi con un’esposizione al museo archeologico. Si creerebbe così un’ulteriore congiunzione fra centro e collina".

Daniele Masseglia