Mai e poi mai ha pensato che la strada per lo sviluppo di Torre del Lago fosse quella verso l’uscita di Viareggio dai confini del Parco. "Queste sono delle prese di posizione che nascono, di tanto in tanto, dall’esasperazione - dice Athos Pastechi (nella foto), che oltre ad essere imprenditore, è stato anche presidente di circoscrizione –. Perché qui ogni proposta, anche la più insignificante, come la richiesta di montare una scala o un montacarichi nei locali della Marina, o di mettere dei cestini ad uso dei bagnanti che frequentano la spiaggia libera, è stata bocciata dall’Ente di Migliarino". E di proposte, ormai, imprenditori e balneari non ne fanno quasi più: "Sono tutti rassegnati all’idea che niente possa cambiare".
La proposta più rivoluzionaria, poi rimasta nel cassetto, "fu certamente quella di trasformare i locali, e allargare le licenze ad uso ricettivo. Nessuno – prosegue Pastechi – ha mai nemmeno immaginato di fare degli alberghi nel Parco, ma solo dei piccoli b&b con poche camere e sostenibili per diversificare l’offerta e offrire un servizio turistico. Proposta quanto mai attuale se dovesse essere approvato il progetto della ciclovia Tirrenica attraverso la Lecciona. Capisco che chi ha lo stipendio garantito non deve inventarsi niente, ma chi investe su questo territorio invece ha bisogno di confronto e aperture".
L’unica cosa che arriva dal Parco "oltre ai “no“ e i “non si può“, sono i cinghiali – conclude l’ex presidente della circoscrizione –; che distruggono tutto quello che trovano in cerca di qualcosa da mangiare. Anche stamattina abbiamo raccolto i bidoni dell’immondizia rovesciati, con lo sporco e l’unto rimasto sui marciapiedi. Anche l’aiuola della rotonda sul mare viene costantemente devastata, non ci regge un fiore. E così che ogni piccolo intervento di manutenzione e di cura viene vanificato, e la Marina appare sempre disordinata. Possibile che su questo il Parco non possa fare niente?".
Martina Del Chicca