Folla di cristiani a Sant’Andrea: oltre cinquecento fedeli si sono riuniti per chiedere la pace. La chiesa di Viareggio ha aderito alla giornata di digiuno e preghiera per la pace in Terra Santa, condividendo l’invito della Conferenza episcopale italiana, del Patriarca di Gerusalemme cardinal Pierbattista Pizzaballa e degli altri ordinari in Terra Santa per una giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione.
Tutti i parroci di Viareggio e di Lido di Camaiore, di comune accordo, hanno organizzato e celebrato un’unica messa alle 18 in Sant’Andrea. "La prima cosa da segnalare – dice don Mauro Lucchesi, che ha celebrato la messa – è che la preghiera per la pace indica il segno della preoccupazione e del desiderio di pace condiviso dalla città intera che si è manifestato nel segno dell’unità, infatti unica è stata la celebrazione della messa. Durante l’omelia ho voluto riprendere il messaggio della lettera di San Paolo ai Romani che afferma che quando l’umanità non sa comprendere i segni della presenza di Dio nel creato e nella dignità della persona umana, diventa vittima di una cecità della mente che degenera in violenza e guerra di cui è unico responsabile e che pagano i più deboli. Quale è dunque la via della pace a cui noi possiamo contribuire oltre che invocandola da Dio? Nel Vangelo si narra che Gesù è a pranzo da un fariseo ma non si attiene alle abluzioni rituali e davanti allo scandalo di chi lo ha invitato mette in evidenza il pericolo di un formalismo esteriore, mentre all’interno della persona abita la cattiveria. È nella profonda conversione del cuore, in un cuore pacificato – ha concluso il celebrante – che ha le sue radici la pace e per questo ha invitato ciascuno personalmente a pacificare le sue relazioni interpersonali".
"Con questo gesto i sacerdoti della Versilia – spiega don Luigi Angelini – hanno voluto dare un segno importante alla popolazione, che tra l’altro ha risposto benissimo perché la chiesa era gremita di fedeli. Un messaggio veramente significativo, dato che stiamo vivendo un periodo che vede ben due guerre in atto. Un messaggio di unione, di preghiera, di solidarietà e contro ogni forma di violenza, di guerra e di terrorismo". Dopo la celebrazione eucaristica presieduta da Don Mauro Lucchesi, si è tenuto il momento di preghiera, con la lettura di alcuni salmi e una vera e propria orazione "Su te sia pace", scelta dalla Commissione Giustizia e Pace dell’Arcidiocesi di Lucca.
"Gli atti terroristici accaduti in questi giorni in Israele, che lasciano sgomenti per la loro brutalità – scrivono in una nota i rappresentanti della commissione Giustizia e Pace – segnano un nuovo punto di svolta nel conflitto israelo-palestinese, avendo innescato una reazione di grande violenza. Tutto ciò si aggiunge alla lunga scia di guerre e conflitti locali che insanguinano il mondo, e che rappresentano sempre più una guerra a pezzi. In questi momenti, in cui la logica delle armi non sembra rispettare neppure il volto sofferente dei bambini e degli inermi, vogliamo ricordare le parole pronunciate da papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa ed esortare tutti a pregare perché ci sia pace in Israele e in Palestina". E proprio nelle ultime ore da Papa Francesco è arrivata la richiesta di un’altra giornata di preghiera, digiuno e penitenza, indetta per il prossimo 27 ottobre e alla quale ha invitato ad unirsi, nel modo che riterranno opportuno, anche i fedeli delle varie confessioni cristiane, gli appartenenti ad altre religioni e quanti hanno a cuore la causa della pace nel mondo.