
Gombitelli, pittoresca frazione di Camaiore conosciuta come l’isola linguistica ‘indipendente’ della Versilia, porterà a galla tutte le tradizioni passate che, da sempre, l’hanno caratterizzata trasformandosi in un museo a cielo aperto. La data stimata è a cavallo tra la fine di novembre ed i primi di dicembre e le peculiarità che hanno permesso tutto ciò sono tre: la lingua, la lavorazione del ferro e la norcineria. Fino a 50 anni fa, infatti, a Gombitelli veniva parlato un dialetto che era essenzialmente una lingua propria, dovuta ad una questione deontologica, in parte studiata ma mai del tutto risolta rispetto alla sua provenienza, probabilmente con radici emiliano-piemontesi. Questione difficoltosa ma non impossibile quella, invece, dell’approvvigionamento del ferro essendo, Gombitelli, un paese dell’alta collina camaiorese; nonostante ciò è una frazione molto conosciuta proprio per le famiglie che, per decenni, hanno tramandato ai tale lavorazione. Lo studio e la dedizione per le carni di maiale, invece, ha permesso a questa piccola frazione di farsi conoscere anche a livello internazionale grazie anche all’attuale presenza di due salumifici a conduzione familiare.
"Tre particolarità del tutto proprie ma con caratteristiche molto diverse, tanto in termini cronologici di sviluppo quanto di ciò che ne rimane attualmente – dichiara Iacopo Menchetti, assessore all’urbanistica – visto e considerato che il dialetto è andato perduto, la lavorazione del ferro ha subito innumerevoli cambiamenti mentre la norcineria è ciò che è rimasto invariato. La proposta di valorizzazione recupera, quindi, la volontà degli abitanti di Gombitelli, già dalla fine degli anni ‘70, di realizzare un museo con alcuni pezzi di lavorazione artigianale del ferro proprio perchè questa arte stava andando perduta. Nonostante l’idea di allora fosse andata in fumo noi abbiamo deciso di recuperarla, anche se con modalità diverse, ovvero selezionando il materiale raccolto a quei tempi applicandogli un principio di restituzione al contesto da cui provengono questi oggetti e caricandoli di un contenuto ulteriore: l’allestimento museale".
Ogni angolo di Gombitelli sarà, quindi, una sorpresa per chi vorrà andarlo a visitare, pezzi di una storia così antica sono stati restaurati ed inseriti nelle facciate delle abitazioni seguendo criteri ben precisi e dando valore all’architettura stessa della frazione che merita, già di per sé, di essere catalogata come un’installazione. Un paese che in un secolo ha subito uno spopolamento, ha perso la propria lingua e sostituito la propria dimensione produttiva merita un processo di restituzione che racchiuda chiunque, per secoli, sia riuscito a realizzare tutto questo.