BEPPE NELLI
Cronaca

Un giardino in Terrazza. Arrivano palme, erbe e arbusti mediterranei. Via alle piantumazioni

Il rifacimento dell’area verde progettato da architetti paesaggisti. L’opera vale 800 mila euro e sarà realizzata da una ditta catanese. Grande attenzione agli effetti ambientali e al cambiamento climatico.

Un giardino in Terrazza. Arrivano palme, erbe e arbusti mediterranei. Via alle piantumazioni

Spuntano le palme alla Terrazza della Repubblica. Non da una noce di cocco o da un dattero. Spuntano già grandicelle. È cominciata la ripiantumazione dell’area verde, un intervento da 803 mila euro (incluso il ribasso d’asta) affidato dal Comune alla Mageco Srl di Catania.

Il progetto esecutivo delle nuove aiuole, col percorso della ciclopista che è parte integrante della Ciclovia Tirrenica, è firmato dallo Studio "Paesaggisti per caso" dell’ingegner Giuseppe Bagnoli e delle architette Nicoletta Boccardi e Francesca Bertamini Pistoia. Responsabile del procedimento l’ingegner Giovanni Magnelli dell’Ufficio tecnico comunale. Il corposo studio di 32 pagine ripercorre anche la storia della Terrazza, col mai realizzato progetto dell’architetto Rogers Rogers di 25 anni fa. E ha visto una fase di studio della vegetazione residua, con la scoperta del dottore forestale Massimiliano Demi relativa alle vecchie palme, infestate dal lepidottero Paysandisia archon: cosa che ne ha decretato l’abbattimento.

Le aiuole sono state accorpate con aumento della superficie a verde. In base alle direttive ministeriali, il progetto segue i "criteri ambientali minimi" per la gestione del verde pubblico, con attenzione anche ai cambiamenti climatici, e ai requisiti idrici delle piante, che saranno irrigate da impianti alimentati da acque piovane e pozzi. L’area sarà modellata a schiena d’asino per convogliare le piogge nella fognatura pubblica, e nei pozzi drenanti che alimentano la falda e frenano l’ingresso del cuneo salino. Infine è stata prestata attenzione allo sviluppo futuro dell’intera zona di Città Giardino.

L’intervento, come si vede dal rendering (foto in basso), ha anche lo scopo di ombreggiare i percorsi dei frequentatori della Terrazza. Piccole alberature, aiuole con arbusti e il rifacimento dell’intero manto erboso dovrebbero anche addolcire il microclima. Nasceranno delle isole verdi per dare continuità visuale al luogo, e connessione con la Passeggiata. Ci saranno numerosi esemplari di alta palma Washingtonia robusta, resistente al punteruolo rosso. In piazza Zara le palme saranno disposte intorno alla fontana circolare, e un filare segnerà l’ingresso in viale Belluomini. Gli ingressi alla Terrazza presenti al Caprice, al Principe di Piemonte e in piazza Zara saranno segnati da masse di arbusti mediterranei sempreverdi e le Phormium tenax che ricordano le agavi degli anni ’30 e ’50.

Gli alberelli minori, Tamarix gallica, saranno a ridosso delle panchine per fare ombra. Tale tamerice non va in competizione con le palme e sarà piantata con esemplalri di 18-20 centimetri che raggiungeranno la maturità in 10 anni. Le palme saranno alte 4-4,5 metri. Tutte essenze lontane almeno 2,5 metri dai sottoservizi. L’impianto di irrigazione è costituito da gocciolatori interrati accanto alla zolla radicale. I progettisti hanno pensato anche all’effetto colore che avranno le diverse fioriture.

L’apparato vegetale minore sarà costituito da arbusti mediterranei sempreverdi, come il pitosforo, di 70-90 cm; bordure fiorite di arbusti e erbacee perenni come gli agapanti; macchie di arbusti sempreverdi mediterranei tappezzanti come i cisti, che semplificheranno le esigenze d’irrigazione. Un grande lavoro sarà l’eliminazione dello strato terroso per 20 cm di profondità fino alla sabbia, da sostituire con nuovo terricciato di sabbia-compost verde-terra vagliata. L’impianto gocciolante (si accettano scommesse su quanto resisterà ai soliti vandali) sarà marrone con biostuoia biodegradabile. Il tappeto erboso sarà ridotto da 7.800 metri quadri a 3.700, in funzione anticalpestio, fatto di zolla di graminacee già pronta.