VIAREGGIO
Due giorni di gioia, divertimento, e anche qualche lacrima, quelli trascorsi a San Benedetto da una delegazione viareggina per le celebrazioni del trentennale del gemellaggio tra le due città e il Santo Patrono della località, San Benedetto Martire. Giornate che hanno visto le persone arrivate dalla Versilia prendere parte agli avvenimenti organizzati per il patrono, come il Gran Pavese Rossoblù, così come a momenti istituzionali, quali lo scambio di doni, sul palco di piazza Bice Piacentini, al Paese Alto, tra il sindaco Antonio Spazzafumo e il rappresentante versiliese Pietro Romani, direttore di Viareggio Porto, con due libri sulla vita del compositore Giacomo Puccini, nell’anno del centenario dalla sua morte, destinati al sindaco sambenedettese che, a sua volta, nonostante l’assenza, ha omaggiato con una targa ricordo l’amministrazione comunale. Pietro Romani, Salvatore Romani, in arte Tore Dj e Margherita Romani, inoltre, hanno riceuvto dei riconoscimenti per la continua e ammirevole attività in favore del gemellaggio, e anche ad Andrea Marinangeli, ai giornalisti Benedetto Marinangeli, Carlo Di Giovanni e Sandro Benigni.
Momenti di divertimento, solidarietà e condivisione che hanno dato spazio anche allo sport, e ai suoi esponenti, con la presenza dell’ex calciatore della Samb, Sauto Fattori, omaggiato in ricordo dell’ultima rete messa a segno finora dalla Samb nel derby contro l’Ascoli nel 1986, e anche alla cartapesta, e alla sua arte, che caratterizza la costa viareggina, con la rappresentanza del Carnevaldarsena, che ha portato con sé riproduzioni di Burlamacco donandone una anche all’assessore alle politiche sociali Andrea Sanguigni, e con i protagonisti del “Palo 13“, animatori durante e dopo i corsi mascherati sul lungomare, che si sono complimentati con il sindaco e con l’organizzazione della festa per l’accoglienza ricevuta, a cui hanno collaborato il ristorante “Il Relitto“ di Alfredo Amadio, il comitato festeggiamenti di San Benedetto Martire mettendo a disposizione la sala parrocchiale per la cena con la delegazione, Cristiano Troli e Luca Pacifici. Per rafforzare, consolidare e celebrare un unione, un legame lungo trent’anni, e unito da storie di famiglie trabaccolare, qua come là, che nonostante gli anni, la vita e il tempo, rimangono solide e vicine.