
Un dibattito infinito. Domani in consiglio la variante con l’asse per la nuova Darsena
È il dibattito più longevo; da quarant’anni, su per giù, accompagna la vita della città. Spaccata in due da quest’asse di penetrazione che per il momento ha attraversato solo le amministrazioni che, in questi decenni, si sono avvicendate. Divisa tra favorevoli e contrari, tra nordisti e sudisti (rispetto alla linea dello stadio dei Pini), e, adesso, tra chi vorrebbe una “pista“ destinata al solo uso dei cantieri navali, per il passaggio dei grandi yacht, e chi, invece, una strada aperta al traffico che quotidianamente attraversa la Darsena. Dunque a residenti, studenti, dipendenti della nautica, e bagnanti d’estate.
Con la giunta Del Ghingaro la nuova via del Mare (cambia il nome, ma non la sostanza) ha trovato sulla carta la sua collocazione e vocazione. Nel 2017 il consiglio comunale con una maggioranza di due terzi (19 consiglieri su 24) ha dato mandato al Comune di predisporre uno studio di variante urbanistica per arrivare alla realizzazione dell’asse a Sud dello stadio dei Pini. Nel 2021 è stato dunque affidato al dipartimento di ingegneria edile dell’Università di Pisa, coordinato dal professor Valerio Cutini, l’incarico di realizzare lo studio di fattibilità; su cui lo scorso maggio si è aperto il percorso partecipativo. E così, domani, il consiglio comunale sarà chiamato a votare l’adozione della “Variante semplificata al piano strutturale e contestuale variante al regolamento urbanistico per la ridefinizione del margine urbano meridionale e del sistema delle reti funzionali, infrastrutturali ed ecologiche“. Variante che prevede la realizzazione di un asse che, tra via Nicola Pisano e via d’Indipendenza, sarà aperto al traffico ordinario e poi – attraversando la Pineta di Levante con una tracciato che passa a Sud dello Stadio e arriva fino a via Salvatori – si trasforma in una “pista“ limitata, tramite pilomat, ai trasporti eccezionali della nautica e al passaggio di pedoni e ciclisti. La soluzione progettuale dei tecnici dell’Università non prevede l’abbattimento della palazzina di via Indipendenza, ma attraverso una rotatoria consentirà comunque il transito delle signore del mare.