
I Delghingariani in una nota: "Un’iniziativa autonoma che non coinvolge né impegna il governo locale". E l’avvocato replica: "Non passo all’opposizione, continuo a credere nel progetto che ci ha animato".
di Martina Del Chicca
VIAREGGIO
Nessuna condivisione, o discussione preliminare. Né con la maggioranza consiliare attualmente in carica, né con il sindaco Giorgio Del Ghingaro. Così una nota ufficiale del Comune di Viareggio, per chiarire urbi et orbi, a sinistra ma anche a destra, che la candidatura del capogruppo David Zappelli nella lista civico-riformista a sostegno di Giani, "Rappresenta un’iniziativa autonoma del consigliere, che non coinvolge né impegna politicamente la coalizione di governo locale". "Pur nel rispetto della libertà individuale di ogni rappresentante istituzionale – prosegue –, si ritiene doveroso chiarire che tale candidatura non è espressione né riflesso della linea politica della maggioranza, né tantomeno frutto di una concertazione interna. La maggioranza – conclude la nota – continuerà a operare con coerenza e responsabilità nell’interesse della città, mantenendo salda la propria identità e il proprio progetto amministrativo".
E mentre la maggioranza, e il sindaco, prendono le distanze dalla scelta del capogruppo Zappelli, l’avvocato rompe il silenzio e rivendica invece il suo impegno per le regionali a fianco di Giani, come una possibilità per creare "“Un ponte“ tra Viareggio e Firenze, un’opportunità le cui ragioni spero i miei concittadini colgano in pieno. Chi mi conosce sa che questa scelta – dice Zappelli – è fatta per la città". E la speranza è "Portare il metodo civico che contraddistingue la nostra amministrazione anche a livello regionale". Dunque per Zappelli l’impegno a fianco del governatore Giani non sarebbe un punto di rottura con l’esperienza decennale a sostegno del sindaco Del Ghingaro, ma una scelta "che si pone in perfetta continuità con l’esperienza di questi dieci anni come consigliere della maggioranza di Del Ghingaro. Sempre presente, mai un’assenza in Consiglio, assumendomi sempre e con convinzione la responsabilità delle scelte fatte. Civico sono e civico rimango – chiarisce Zappelli – consapevole però di essere stato eletto per tre volte consecutive con i voti prevalentemente di elettori di centrosinistra, come la gran parte dei consiglieri comunali della nostra maggioranza civica".
Zappelli spiega poi di "Aver guardato con grande attenzione al progetto civico che il nostro sindaco Giorgio Del Ghingaro stava portando avanti (con l’Altra Toscana ndr) e a lui – assicura – avrei dato la mia disponibilità a servire la città se me ne fosse stata data la possibilità: quella sarebbe stata la mia casa naturale per questa importante tornata elettorale". "Ma con il venir meno del progetto (trasformato da alternativa politica ai partiti ad associazione ndr) essendo notoriamente un progressista ho convintamente dato la mia disponibilità a candidarmi nella lista civica che fa parte del centrosinistra, in piena coerenza con la mia storia politica e i valori che – chiarisce – da sempre rappresento".
Replica poi al Partito Democratico, che, sollevando perplessità “sulla granitica compattezza della maggioranza“, aveva chiesto al capogruppo di passare all’opposizione nella convinzione che “Non si può sostenere il Presidente Giani e – diceva la nota dei Dem viareggini – e continuare a far parte di una maggioranza che ha fatto dello scontro con la Regione Toscana un suo tratto distintivo“, mettendo in dubbio la “granitica compattezza” della maggioranza. "Trovo profondamente scorrette e offensive le critiche del PD che – va avanti Zappelli – sostiene che mi sarei “allontanato” dal progetto civico rappresentato da Del Ghingaro. Gli unici che hanno tradito il Patto civico per Viareggio – sostiene – sono loro, rinnegando di fatto il programma elettorale che avevano sottoscritto (con l’accordo del 2020 ndr) e che noi – rivendica, come il suo ruolo in maggioranza – continuiamo a portare avanti con forza e determinazione". Definisce poi paradossale "che chi oggi mi chiede di “andare in minoranza” sia lo stesso PD che considera talmente importante Viareggio da non aver messo nemmeno un candidato della nostra città, preferendo quattro candidati di altri comuni della Versilia. Questa è la loro considerazione per Viareggio: zero rappresentanza diretta, vogliono che i temi affrontati a Viareggio siano gestiti da altri". E "Questa – ribadisce – è la ragione del mio impegno, io ci sono, noi ci siamo". "Viareggio – conclude Zappelli – merita di avere una voce concreta e diretta in Consiglio regionale, qualcuno che la rappresenti, conosca davvero i bisogni del territorio e sappia rappresentarli. Intendo fare del mio meglio per essere quella voce, mantenendo salda la mia identità civica e il mio impegno costante per il bene della nostra comunità. La Viareggio di oggi – conclude – è viva, dinamica, in trasformazione grazie al civismo concreto di questi anni. Ora è il momento di portare questa esperienza anche in Regione, per il bene della nostra città e del nostro futuro".