’Uccisa per vendetta, perché donna’. Seung, la perizia sarà integrata

Battaglia tra consulenti. Il professor Paterniti: "Disturbo paranoide narcisistico antisociale. E’ un manipolatore"

di Antonia Casini

La perizia sarà integrata. Omicidio della dottoressa Barbara Capovani, a quasi un anno di distanza. Dopo oltre 4 ore di udienza, la Corte decide di accogliere in parte la richiesta della difesa. La nuova consulente di quest’ultima e quelli dell’accusa e della parte civile sono giunti a conclusioni diverse. Per il professor Paterniti (perito nominato dalla pm Lydia Pagnini), "in quanto persona bugiarda e manipolatrice, sarebbe inutile sentire" l’imputato di Torre del Lago Gianluca Paul Seung. Stessa lettura del consulente della famiglia, il dottor Angelo Fioritti. Mentre la dottoressa Neri, nominata dagli avvocati Parrini e Ratti, ha spiegato che è necessaria "una visita per capire il suo stato adesso e il nesso con il reato". Il prof Rolando Paterniti, psichiatra che, fra le altre cose, ha diretto l’Uo di Psichiatria Forense e Criminologia Clinica a Careggi ritiene che l’imputato abbia ucciso per vendetta, visto che la dottoressa lo aveva contenuto a letto, quando era stato ricoverato a Pisa nel 2019, e che molto abbia influito anche il fatto che Capovani fosse una donna. "Non meritava quel ruolo" (la professionista nel frattempo era stata nominata responsabile dell’Spdc, ndr), una delle frasi riferite "dalla collega che ha visitato il giovane in carcere subito dopo l’arresto", ricorda il professore. Poi ha raccontato di quando, con il collegio peritale, ha incontrato per due volte Seung. "Il 36enne ha ribadito che lui è innocente e che non avrebbe detto nulla prima del risultato sui campioni del dna. Ma abbiamo avuto uno scambio con lui. Ha un disturbo paranoide narcisistico antisociale". "Su quali dati vi siete basati, allora?", gli viene chiesto. "E’ stata valutata la sua storia clinica, soprattutto la diagnosi della collega Capovani che ha registrato i suoi comportamenti quando è stato ricoverato all’Spdc pisano per 2 settimane. Tutte le altre perizie coincidevano. Tranne quella del professor Pietrini che parlava di disturbo delirante che escludo. Ma anche dalle intercettazioni ambientali durante la detenzione si può vedere che il suo comportamento cambia a seconda dei momenti, è uno psicopatico megalomane bugiardo patologico, ha mancanza di empatia con gli altri che considera oggetti non persone: le frasi astruse sono fumo negli occhi. E’ molto intelligente. E recita una parte. Purtroppo questo suo narcisismo è stato incrementato anche da alcuni psichiatri che lo presentavano come vittima del sistema e questo ha aumentato il suo ego". Secondo Paterniti, l’imputato si era sentito offeso da Capovani. "La mia ipotesi criminogenetica è che abbia agito per sanare quell’umiliazione per lui intollerabile di essere stato legato, operazione per di più fatta da una donna. E’ stato accusato di violenza sessuale verso minore. Pochi giorni prima gli era arrivato avviso sulla nomina di un amministratore di sostegno, ulteriore umiliazione".

Per la dottoressa Maria Tiziana Neri, che ha già parlato con Seung il quale ha accettato adesso la perizia, è invece necessaria una visita per capire in che modo il suo disturbo ha influito sulla capacità di compiere l’atto. Prossima udienza il 15 maggio, quando l’uomo potrebbe parlare in aula.