Trenta alberi per ogni neonato. Ma sul viale Apua infuria la polemica

Trenta alberi per ogni neonato. Ma sul viale Apua infuria la polemica

Trenta alberi per ogni neonato. Ma sul viale Apua infuria la polemica

Il verde cittadino è sempre più croce e delizia. Le buone novelle vengono da Fiumetto, tra via Parini e via Gozzano, dove sono stati piantati 31 alberi per ogni bimbo nato a Pietrasanta nel 2022 come disposto da una norma nazionale recepita dal regolamento comunale del verde urbano. Si tratta di 18 aceri, 5 querce fastigiate e 8 olmi. "È il primo step – spiegano l’assessore all’ambiente Tatiana Gliori (nella foto) e quello ai lavori pubblici Matteo Marcucci – di un lavoro che proseguirà nelle prossime settimane con ulteriori esemplari messi a dimora negli spazi aperti di cinque plessi scolastici, ossia le materne ’Salgari’ a Strettoia, ’Marsili’ all’Africa, ’Lorenzini’ a Pietrasanta e ’Rodari’ alla Quadrellara, e le elementari ’Mancini’ alla Quadrellara, per un totale di 100 nuove alberature. Sono previsti 13-14 alberi per ciascun plesso".

Ieri invece c’è stata una nuova polemica da parte del comitato “Le voci degli alberi“, in trasferta a Castiglioncello per un convegno a cui ha partecipato il comune di Pietrasanta con il progetto dell’abbattimento dei tigli sul viale Apua. Operazione che gli ambientalisti, prendendo la parola, hanno paragonato al taglio dei celebri cipressi del viale che porta a Bolgheri. "Pochi giorni fa – scrive il comitato – l’assessore Gliori parlò di ’piano preliminare’. Invece a Castiglioncello il progettista e la responsabile dell’ufficio ambiente hanno presentato il progetto di ’riqualificazione’ del viale Apua, in barba a coerenza e trasparenza. L’amministrazione punta all’abbattimento dell’intero doppio filare di tigli, pianificando la sostituzione con alberelli di pochi anni e diradati. Giustificandolo con la sicurezza: nel 2015, quando l’uragano scoperchiò migliaia di case, quei tigli rimasero tutti lì. E potrebbero rimanerci ancora per secoli visto che la vita di un tiglio può arrivare a 500 anni. Vanno sostituiti quelli irrimediabilmente compromessi da manutenzioni inadeguate, ma quelli in salute vanno soltanto ben curati".