Treno con i bagni chiusi, l’odissea di un disabile

Pensionato con varie patologie ha viaggiato un’ora e mezzo senza poter orinare: "Avevo bisogno di espletare i miei bisogni, ho retto finché ho potuto..."

Odissea di un disabile sul treno regionale tra Sesto Fiorentino e Viareggio (foto repertorio)

Odissea di un disabile sul treno regionale tra Sesto Fiorentino e Viareggio (foto repertorio)

Viareggio, 19 marzo 2023 – La descrive come un’esperienza umiliante, imbarazzante, da non augurare a nessuno. Di quelle in cui il danno e la beffa si attorcigliano senza pietà. La storia, o meglio l’odissea, è quella raccontata da un disabile di 68 anni, residente a Pietrasanta, che non ha trovato un servizio igienico funzionante durante l’intero viaggio in treno da Sesto Fiorentino a Viareggio. Un’ora e mezza trascorsa nella vana ricerca di un bagno: inutilizzabile quello alla stazione di Sesto per mancanza di spiccioli, fuori servizio quelli a bordo del treno, chiusi quelli alla stazione di Viareggio, dove l’uomo è sceso ormai allo stremo.

L’epilogo purtroppo è facilmente immaginabile: C.B., che tra l’altro è cardiopatico e soffre di altre patologie tra cui insufficienza renale e problemi alla prostata, alla fine non è riuscito a trattenerla e ha dovuto raggiungere la macchina uscendo dalla stazione con i pantaloni completamente zuppi, in mezzo a tanti pendolari. Ma non si deve vergognare lui. Il disservizio riguarda il treno regionale di mercoledì scorso, delle 19.20 a Sesto, con arrivo a Viareggio alle 20.50. “Prima di partire – racconta – sono andato alla toilette alla stazione di Sesto. Per entrare ci voleva una moneta da 1 euro, ma non avendola mi sono recato alla biglietteria e al bar: tutto chiuso. A quel punto, una volta a bordo del treno, ho camminato attraversando cinque vagoni, trovando tutti i bagni fuori servizio. Mi sono dovuto fermare perché continuando a camminare, con le sollecitazioni del treno e i problemi che ho, avrei rischiato di farmela addosso. Non c’erano addetti delle ferrovie a cui chiedere informazioni”.

All’arrivo a Viareggio un’altra assurda sorpresa: “Avevo resistito per un’ora e mezzo, ma quando ho constatato che anche alla stazione di Viareggio non c’erano bagni utilizzabili non ce l’ho più fatta a trattenerla. Mi sono messo da una parte, alle nove di sera c’era tanta gente e non me la sono sentita di farla contro un muro. Una scena umiliante – conclude – oltre che assurda: sarebbe potuta capitare a chiunque, figuriamoci a un disabile come me. Voglio denunciare questo disservizio. Ci invogliano giustamente ad usare i mezzi pubblici, ma i treni trasportano tanta gente e devono essere dotati di tutti i servizi. Spero non si ripeta più”.