Descrive questa professione come la più bella del mondo, però sono sempre meno gli studenti di medicina che la scelgono. Perché?
"Le ragioni sono tante. Questo è sicuramente un lavoro che all’inizio ti porta via tanta energia, tanto più adesso che molti colleghi si ritrovano già con i pazienti assegnati ancor prima di finire il corso di formazione. L’impatto con questa professione è forte, può essere demotivante e difficile sotto tanti punti di vista, e così in molti scelgono strade più appetibili".
E c’è anche chi cessa l’incarico prima del tempo.
"È vero. Negli ultimi 5 anni in Versilia tre dottoresse con meno di 40 anni hanno rinunciato all’incarico. Perché è oggettivamente complicato per una donna che sceglie questa professione, che pur in convenzione viene inquadrata come libera professione, gestire la maternità, la famiglia, tutto il lavoro extra-studio. E anche su questo dovremmo aprire una riflessione profonda".