Trapianto da record, il professor Giannini sostituisce le ossa del piede e della caviglia

È il primo intervento al mondo che utilizza tessuto fresco da donatore

Il professor Sandro Giannini nel suo studio

Il professor Sandro Giannini nel suo studio

Viareggio, 25 marzo 2023 – La città ha molte eccellenze, ma in campo medico nessuno sembra battere il professor Sandro Giannini. Che in questi giorni ha stabilito un altro record della chirurgia ortopedica: il primo intervento al mondo di ricostruzione della caviglia e del medio piede con trapianto di osso "fresco" da donatore. L’intervento è avvenuto all’ospedale privato accreditato Villa Laura, collegato all’Istituto Ortopedico Rizzoli del quale il professore emerito è stato a lungo direttore. Del resto, per anni Giannini è stato anche presidente della Federazione internazionale di chirurgia della caviglia e del piede.

L’operazione è stata possibile con le strutture ossee prelevate da un giovane donatore da parte della banca dell’osso dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. Il paziente è un giovane scalatore di 39 anni, laureato in Scienze Motorie che nel 2009 aveva riportato, in seguito ad una caduta durante una scalata, la frattura di due ossa del piede con interessamento delle articolazioni della caviglia e del medio piede. All’epoca il professor Giannini, al Rizzoli, aveva risolto la necrosi delle ossa fratturate con l’intervento allora innovativo di apposizione di una protesi metallica realizzata con la tecnica 3D. Per 12 anni l’uomo ha svolto una vita normale praticando le sue attività sportive. Ma a causa dell’attrito il metallo ha usurato la cartilagine, provocando artrosi.

Così il professor Giannini è tornato in sala operatoria (assistito dai dottori Alessandro Parma e Paolo Barbadoro) con una tecnica mai usata in precedenza a livello mondiale, sostituendo la protesi metallica con il trapianto da donatore per ricostruire l’articolazione della caviglia e delle due ossa del piede. È un altro primato mondiale del luminare viareggino, che era già stato pioniere internazionale dei trapianti di osso fresco per caviglia, ginocchio, spalla ed alluce, grazie a una tecnica antirigetto inventata da lui. Nell’ultima operazione Giannini, che dirige anche studi per la biotecnologia applicata alla ricrescita ossea, ha utilizzato cellule staminali che favoriscono la rivascolazione dei tessuti trapiantati.

Il paziente tornerà a camminare liberamente tra 4 mesi. Portandosi dietro due record: la prima sostituzione di un impianto protesico con trapianto da donatore impiantato entro le prime due settimane dal prelievo; la prima sostituzione di caviglia e due ossa del piede con un trapianto da donatore.