Tensione al cantiere sul viale Apua: "Sono stato inseguito e tamponato"

Ambientalista va dai carabinieri. Ma la cooperativa si dichiara estranea. "Noi offesi e interrotti fin dall’inizio"

Tensione al cantiere sul viale Apua: "Sono stato inseguito e tamponato"

Tensione al cantiere sul viale Apua: "Sono stato inseguito e tamponato"

La tensione è scoppiata subito, fin dalla partenza del cantiere, e non ha fatto che aumentare. Fino all’epilogo di mercoledì alla stazione dei carabinieri di Pietrasanta, dove si è recato un esponente del comitato “Le voci degli alberi“ denunciando di essere stato aggredito e minacciato dalla ditta impegnata nel taglio di 35 tigli sul viale Apua. Con tanto di inseguimento e speronamento auto contro bici. Mentre l’Arma sta indagando sulla dinamica dell’episodio, la cooperativa “La Versiliana“, che ha in appalto l’intervento, si dichiara estranea a quanto avvenuto. E a sua volta segnala continue irruzioni nel cantiere da parte di un cittadino contrario agli abbattimenti, sottolineando che il comportamento, oltre ad essere rischioso per la sua incolumità, si configura anche come interruzione di pubblico servizio.

Nella denuncia presentata ai carabinieri, l’uomo ha raccontato di essersi recato al cantiere in sella alla bici per raccomandare agli operai di non tirare i tronchi tagliati contro gli alberi sani, in modo da non danneggiarli. "Si è avvicinata una persona – spiega – gridandomi ’Vai a casa!’, al che gli ho risposto con le stesse parole. A quel punto è salito su un mezzo di servizio e mi ha inseguito. La bici si è fermata quando sono entrato in un terreno e lui mi è venuto addosso fino ad impattare la ruota posteriore della mia bici e facendomi cadere a terra, per fortuna senza conseguenze fisiche tanto che ho abbandonato la bici e sono scappato di corsa". L’episodio ha tenuto banco all’assemblea pubblica promossa mercoledì sera dal comitato al Cro e conclusa con la richiesta di un incontro all’assessore all’ambiente Tatiana Glior per avere lumi sulle strategie di intervento per la salvaguardia del viale.

Questa, dicevamo, è la versione degli ambientalisti. Che non combacia, però, con ciò che sostiene la cooperativa “La Versiliana“, la quale lancia un appello ai manifestanti affinché la protesta non vada oltre il limite della legalità. "Non sappiamo nulla su quanto avvenuto mercoledì – replicano – ma di certo dal cantiere non è uscito nessuno. Non solo: siamo qui da lunedì e da allora non facciamo che subire offese e intrusioni nel cantiere, cosa di cui è al corrente anche la polizia municipale. Vogliamo solo lavorare e mettere in sicurezza il viale. Al personaggio che ogni giorno viene per dare fastidio, rischiando tra l’altro che un ramo tagliato gli finisca addosso, consigliamo di andare in Comune a leggersi le perizie. Tutti possiamo commettere degli sbagli, incluso lui: ci chieda scusa e per noi la storia finisce qui".

Daniele Masseglia