Tele-riabilitazione. Un progetto pilota

Presentati i risultati del progetto Tablet Toscana per la tele-riabilitazione in Toscana. Grazie a tecnologie innovative, sono stati effettuati trattamenti riabilitativi a oltre 100 pazienti con disabilità, coinvolgendo famiglie e caregiver. Il modello organizzativo integrato con la tecnologia potrebbe essere adottato a livello nazionale.

Tele-riabilitazione. Un progetto pilota

Tele-riabilitazione. Un progetto pilota

VIAREGGIO

“Progetto Tablet Toscana per nuovi modelli organizzativi di tele-riabilitazione sul territorio”. È il titolo dell’incontro in cui, questa mattina a partire dalle 9, saranno presentate pubblicamente i risultati della prima esperienza toscana di tele-riabilitazione nell’Azienda USL Toscana nord ovest e nel reparto di Riabilitazione dell’Ospedale Versilia.

Grazie al progetto Tablet Toscana, finanziato nell’ambito del Bando Covid della Regione Toscana e coordinato da Irccs Fondazione Stella Maris di Pisa, l’Azienda sanitaria si è dotata di tecnologie quali app e tablet, messe a punto per la riabilitazione motoria, cognitiva e logopedica, e, insieme ai ricercatori coinvolti - in parte dipendenti delle strutture sanitarie coinvolte ed in parte assunti ad hoc - , ha svolto cicli di trattamenti riabilitativi a oltre100 tra bambini e giovani adulti con disabilità dovute a lesioni congenite o acquisite, anche a domicilio coinvolgendo le loro famiglie.

Un campione numeroso che ha permesso di validare dati su cui si costruiranno nuove prospettive riabilitative per la Toscana e per l’Italia. Non solo, si pensa anche a nuove linee guida nazionali ed a un coinvolgimento attivo di famiglie e caregiver. Non a caso all’evento finale saranno presenti gli esponenti delle più importanti Società Scientifiche (SINPIA, SIMFER, SIRN), ma anche le Associazioni che riuniscono i genitori, veri protagonisti della ricerca.

Infine, grazie al team del professor Giuseppe Turchetti dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nello studio è stato delineato un modello organizzativo ed economico in cui la tecnologia si integra con il percorso riabilitativo tradizionale. Nella definizione del modello organizzativo sono stati coinvolti genitori e ragazzi, oltre che i professionisti sanitari dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest e dell’IRCCS Fondazione Stella Maris tramite la realizzazione di interviste individuali e di Focus Group.