Teatro chiuso per il sisma. E Veronesi in Giappone porta l’orchestra in strada

Cancellata la Traviata diretta dal maestro a Toyama, epicentro del terremoto "Ma ho proposto un evento all’aperto a sostegno delle famiglie delle vittime".

Teatro chiuso per il sisma. E Veronesi in Giappone porta l’orchestra in strada

Teatro chiuso per il sisma. E Veronesi in Giappone porta l’orchestra in strada

Il teatro di Toyama, epicentro del sisma che ha colpito il Giappone, è stato dichiarato inagibile dalle autorità locali. Troppo profonde le crepe lasciate sulle pareti dell’Aubade Hall che, lunedì 8 gennaio, avrebbe dovuto ospitare la Traviata diretta dal maestro d’orchestra Alberto Veronesi. Che da Tokyo, dov’è atterrato proprio quando la terra in Giappone ha cominciato a tremare, annuncia adesso la volontà di organizzare un grande concerto all’aperto nelle città lacerata. Far suonare la musica di Verdi nelle strade, o in una piazza, per contribuire a ricucire le ferite lasciate dal terremoto di Capodanno; la cui forza, gigantesca, ha causato uno spostamento di 130 centimetri verso ovest dell’intera area colpita.

"In questo momento tragico per il Giappone ci sono cose ben più importanti della Traviata di Verdi o di qualunque altra opera, considerato che – dice il maestro Veronesi – ci sono stati quasi 100 morti e si cercano ancora quasi trecento dispersi". Ma quando le autorità locali hanno disposto la chiusura del teatro e dunque l’annullamento del concerto, "Ho però constatato – racconta ancora Veronesi – la delusione dell’orchestra, del coro e dei cantanti, dopo il clima di entusiasmo del fare musica insieme che si respirava durante le prove".

Quella al Toyama City Theatre for Performing Arts, teatro da 2.500 posti, o doveva essere la prima tappa del tour organizzato dalla Nikikai Opera, la più antica organizzazione lirica giapponese. "Nella vita mi sono capitate molte situazioni avverse che hanno causato la cancellazione di opere". Il maestro Veronesi ne, nella sua carriera ne ricorda di ogni tipo: "Per scioperi, pioggia, trombe d’aria, manifestazioni di protesta...". "Ma francamente – prosegue – non mi era mai capitato che un teatro venisse chiuso per sopravvenuto terremoto". E dunque annuncia di aver già fatto "richiesta di poter tenere comunque un’esibizione nella città, all’aperto e in sicurezza, per devolvere un incasso alle famiglie delle vittime del terremoto". L’iter per le autorizzazioni è partito, e ora il maestro e l’orchestra attendono dalle istituzioni di Toyama una risposta.

"Il popolo giapponese – ha dichiarato Veronesi pochi giorni fa, proprio a “La Nazione“ – è un grande popolo, dotato di una capacità di sopportazione immensa, non solo ai terremoti. È un popolo resiliente per la sua storia, per tutto ciò che ha dovuto sopportare. Si respira una grande pacatezza, compostezza, forza e coraggio". Le altre date del tour si terranno regolarmente nella prefettura di Tottori, al Torigin Bunka Kaikan , il 13 e 14 gennaio.

Red.Viar.