Suora in difficoltà sull’autostrada aiutata dalla Polizia stradale

La religiosa si era fermata in una piazzola per un guasto alla vettura, ma non riusciva a chiamare i soccorsi

Nel fine settimana, tra i tanti soccorsi alle persone in difficoltà e ai veicoli in panne che, come ogni giorno, la Polizia di Stato offre lungo le strade e autostrade della provincia di Lucca, ha colpito quello che ha visto protagonista una suora lucchese.

Non tanto per le modalità dell’intervento, quanto per il significato che la religiosa ha voluto dare all’episodio: con una lettera, infatti, ha personalmente ringraziato gli “angeli della strada” come li ha definiti: gli agenti che le hanno prestato soccorso in una piazzola di sosta lungo l’autostrada Lucca-Viareggio. Quella mattina, dopo le consuete preghiere, la suora si era messa alla guida della sua autovettura per raggiungere l’anziana madre, sopravvissuta al Covid dopo quasi due mesi di terapia intensiva.

Tra Lucca e Viareggio, però, il motore della sua auto si è fermato e così la sorella, alla quale non è mancato certo il sangue freddo, si è dovuta accostare in una piazzola d’emergenza da dove, però, non riusciva a chiamare i soccorsi perché anche il suo telefonino non funzionava. É a quel punto che sono intervenuti gli “angeli custodi della strada” - come li definiva la stampa quando nel ’47 fu istituita la Polizia Stradale - i poliziotti lucchesi che, forti di una consolidata esperienza, hanno risolto in poco tempo il problema della religiosa permettendole, così, di abbracciare la sua adorata madre.