Prima settimana di scuola. Come ogni anno, dall’entroterra frotte di studenti, zaino in spalla, si preparano a salire sui bus per raggiungere i plessi di Viareggio e Lido di Camaiore. Peccato, però, che i posti sugli autobus non siano sufficienti. E così, qualcuno è rimasto a piedi.
La mamma di una ragazza 15enne che frequenta una seconda superiore a Viareggio, quindi, ha deciso di prendere di petto la vicenda. E domani sporgerà denuncia contro Autolinee Toscane. "Viviamo a Piano di Conca – racconta la madre – e mia figlia va a scuola all’Iti. In questa prima settimana di scuola, i vari bus su diverse linee provenienti da Lucca, Massaciuccoli e Valpromaro, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, hanno lasciato lasciato mia figlia e altri ragazzi a terra per ben tre volte su sei giorni di scuola perché erano al completo, o almeno questa è la dicitura che appare sul pannello luminoso del bus".
Un disservizio che arriva nonostante la spesa già sostenuta per l’abbonamento. "Ci hanno fatto pagare un abbonamento annuo per studenti di ben 407 euro – continua l’abitante di Piano del Quercione – per poi non fornire il servizio. Se io, genitore, faccio un abbonamento, e come me tanti altri, significa che non posso portare mia figlia a scuola per motivi lavorativi o personali. Ho già scritto due volte all’azienda ma senza risposta. Lunedì presenterò denuncia tramite l’avvocato perché si tratta di minori, e quindi non possono essere lasciati per strada".
Sulla questione del disservizio, Fratelli d’Italia ha presentato una interrogazione in Regione. "Nonostante gli appelli giunti da più parti, con l’inizio dell’anno scolastico sono tornati gli atavici problemi legati al trasporto scolastico delle superiori. È accaduto in Versilia, dove sono molti i genitori che hanno protestato per i disservizi del trasporto pubblico – scrivono Vittorio Fantozzi e Christian Marcucci –; Viareggio, Lido di Camaiore e Massarosa sono i comuni di residenza delle famiglie che hanno manifestato la loro irritazione per avere sottoscritto l’abbonamento trimestrale e poi, di fatto, dover correre a portare i figli a scuola perché gli autobus strapieni non li hanno fatti salire. Abbiamo in questi anni manifestato molte perplessità sugli esiti della gara del trasporto pubblico locale, entrata ora nella fase 2, ma ci pare che i correttivi non siano stati introdotti e che i problemi di fondo rimangono inalterati, ovvero che si tende a spremere al massimo ogni corsa, senza prestare attenzione ai cittadini. Invece che istituire una corsa in più, non ci si preoccupa se qualcuno rimane a terra. Non è un sistema che apprezziamo. Se possiamo accettare un evento straordinario, ovvero che una volta possa accadere quanto lamentano famigliari e studenti, non è tollerabile che questa situazione abbia una frequenza così elevata".