REDAZIONE VIAREGGIO

Strage di Viareggio: "Moretti è estraneo, firmò per uno standard di sicurezza comune"

Così Ambra Giovene, legale dell'ex Ad di Ferrovie, durante la sua arringa nel processo d'appello bis

Mauro Moretti (Ansa)

Viareggio, 9 giugno 2022 - È in corso al palazzo di giustizia di Firenze il processo d'appello bis per la strage di Viareggio avvenuta il 29 giugno del 2009. È toccato all'avvocato Ambra Giovene, legale di Mauro Moretti argomentare, nel corso della sua arringa, "l'estraneità dell'ingegnere Moretti ai fatti contestati nel processo", replicando alla richiesta dell'accusa di condanna a 6 anni e 9 mesi nel processo d'appello bis per i fatti avvenuti a Viareggio. Moretti allora ricopriva il ruolo di amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed era ex Ad di Ferrovie dello Stato.

Per l'avvocato Giovene, l'ex Ad Moretti ha firmato la prescrizione n. 283 del 10 aprile 2006 sulle analisi del rischio e sulle operazioni cautelari per la sicurezza ferroviaria quando era amministratore delegato di Rfi. Il legale sostiene "questa è la prova che esclude la sua responsabilità colposa dal processo per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. L'ingegnere Moretti ha firmato scrupolosamente, perchè era consapevole delle criticità e per questo sentì la necessità di imporre uno standard comune sulla sicurezza".

"All'epoca, ha ricordato l'avvocato Giovene, Rfi si occupava anche delle prescrizioni della sicurezza ferroviaria, competenza che dal giugno 2008 passò in capo all'Agenzia nazionale sulla sicurezza ferroviaria".

"Sono qui per ribadire l'assoluta estraneità dell'ingegnere Moretti ai fatti contestati in questo processo. So che è un dato che non fa piacere ascoltare, ma significa sottolineare una verità processuale e confrontarsi con dati storici che sono la verità del processo. Prendere la parola per l'ingegnere Moretti non è un compito facile e di cui mi sono presa carico da pochi mesi. Il mio è un compito arduo ma doveroso", ha detto. Poi entrando nel merito delle contestazioni, "c'e' stato quasi un interesse ossessivo da parte della Procura per il ruolo dell'ingegnere Moretti, allo scopo di trascinare le responsabilità dei dirigenti delle Ferrovie nel processo a fronte di condotte colpose estranee alle norme". 

"Qui non siamo in competizione con la procura generale e dispiace che si dica ancora nel 2022 che Rfi ha omesso il certificato di sicurezza - ha sottolineato ancora il legale - Occorre scardinare dei pregiudizi che si sono sedimentati nel corso di questo processo da dieci anni a questa parte, perche' rischiano di diventare convinzioni"