Strage di Viareggio, Daniela Rombi presidente del ‘Mondo che vorrei’

Ha raccolto il testimone di Piagentini alla guida dell’associazione. “Dopo la verità e la giustizia, continueremo la nostra battaglia per la vita”

Viareggio, 13 aprile 2024 – Dopo le dimissioni di Marco Piagentini da presidente dell'associazione 'Il Mondo che vorrei’, che raggruppa i familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno di Viareggio, il suo posto è stato preso da Daniela Rombi che aveva già ricoperto questo ruolo.

«Le dimissioni di Marco Piagentini da presidente della nostra Associazione è un dispiacere per molti ma, per chi lo conosce e conosce la mole di lavoro in questi anni, è un fatto inevitabile. Quale nuova presidente - ha detto Rombi - devo ringraziare di tutto cuore Marco per come ha guidato 'Il mondo che vorrei’ in questi lunghi e difficili anni di tribunali. Il percorso giudiziario è finito (quasi finito) in quanto la Cassazione-bis del 15 gennaio scorso ha definitivamente dichiarato colpevoli gli imputati, in primis gli Ad delle società coinvolte e in testa le Ferrovie; quindi saremo ancora presenti quando alcuni imputati torneranno al Palagiustizia di Firenze per la rideterminazione delle pene e poi, quasi certamente, in Cassazione (7° grado di giudizio) per cercare di non scontare neanche un giorno di galera. Noi familiari ci saremo, fino alla fine, con i nostri avvocati, ma sicuramente con animo diverso».

«L'associazione, fin dall'inizio, ha avuto tre obiettivi da perseguire: verità, giustizia e sicurezza. Ecco, i primi due li abbiamo raggiunti anche se, dopo 15 anni, si parla di uno straccio di giustizia, ma è importante che i principali responsabili per la prima volta nella storia siano stati condannati, e solo grazie alla mobilitazione che abbiamo condotto con Assemblea 29 giugno, con i ferrovieri, con la città di Viareggio, che non ci hanno mai abbandonato - ha continuato -. Adesso, insieme alla memoria che mai verrà meno, dobbiamo combattere per la sicurezza, la sicurezza in ferrovia, in ogni luogo di lavoro e in tutto il territorio».