Stop alle proroghe: "Spiagge, subito le gare"

Doccia gelata del Consiglio di Stato sui balneari alla vigilia della nuova stagione. Gli uffici delle amministrazioni locali a lavoro per studiare come intervenire.

La nuova sentenza del Consiglio di Stato che di fatto imporrebbe di partire da subito con le aste delle concessioni, fa tremare amministrazioni comunali e balneari. L’amministrazione comunale di Viareggio attende di leggere la sentenza del Consiglio di Stato e ovviamente capire come procedere. Gli uffici sono già al lavoro per studiare tutti i possibili percorsi. Tommaso Magnani, presidente dell’associazione viareggina, non nasconde la propria perplessità di fronte all’ennesima sentenza di un tribunale che spariglia nuovamente il tavolo. "La situazione è molto complessa – dice Magnani – e non voglio entrare nel merito di una sentenza del Consiglio di Stato che, non conoscendola nel dettaglio non posso commentare. Comunque, la sensazione, purtroppo, è che abbiamo perso molto tempo. Troppo, forse. Il rischio è che si vada veramente alle aste, che si perdano delle concessioni e a quel punto il danno sul territorio, sotto tutti i punti di vista, è fatto. Che la scadenza sia al 31 dicembre dello scorso anno o del 2024 o di un altro anno, poco importa e poco cambia. Il problema è che tale scadenza non deve esserci e che le aste vengano bloccate una volta per tutte".

Per Magnani, a questo punto, servirebbe un intervento legislativo chiaro e preciso. "Non ci sono altre strade – commenta – se non questa. Risolvere il problema da un punto di vista politico e legislativo. Serve una legge approvata dal Parlamento italiano e concordata con l’Europa. Solo così potremo metterci al riparo da conseguenze catastrofiche per il nostro settore. è chiaro che in assenza di una normativa la giurisprudenza continua ad emanare sentenze che vanno a favore delle aste. I giudici hanno assunto questa posizione e la stanno portando avanti. ma a nostro avviso – prosegue ancora il presidente dell’associazione balneari di Viareggio – la direttiva Bolkestein non viene applicata correttamente, perché non si tiene conto che la risorsa spiaggia a livello nazionale non è così esigua".

In sentenza, invece, il Consiglio di Stato specifica proprio "che la risorsa spiaggia è scarsa". Ed è su questo aspetto che Magnani manifesta tutta la sua perplessità. "La commissione europea deve invece tenerne conto e prendere ogni aspetto della Bolkestein e non soltanto i punti che più fanno comodo...".