Spot a luci rosse davanti a scuola Al Classico spunta il codice Qr che rimanda al portale di escort

È stato disegnato sul marciapiede di via IV Novembre insieme a un messaggio ’promozionale’ esplicito. Basta un attimo per accedere a un "mercato" in cui si danno voti e punteggi alle performace a pagamento.

Spot a luci rosse davanti a scuola  Al Classico spunta il codice Qr  che rimanda al portale di escort

Spot a luci rosse davanti a scuola Al Classico spunta il codice Qr che rimanda al portale di escort

di Daniele Mannocchi

Di pubblicità ammiccanti, tra riviste e tv, ne abbiamo viste a profusione. Dal pornodivo Siffredi che "di patatine ne ha prese tante" – ovviamente chips – alla signora in giallo che confida ad Ambrogio di avere "un leggero languorino", fino al celebre "Io ce l’ho profumato... l’alito", per reclamizzare le mentine. D’altronde, ci sono studi su studi che dimostrano che il sesso nelle pubblicità funziona.

Dal sesso nelle pubblicità al pubblicizzare il sesso – o almeno un certo tipo di sesso, quello a pagamento –, però, ce ne passa. Soprattutto se siamo di fronte a una scuola. Eppure, sul marciapiede antistante il liceo classico Carducci, nella centralissima via IV Novembre, è comparso un messaggio che reclamizza un sito di escort. E non sarebbe l’unico, stando a una segnalazione di una nostra lettrice.

Il messaggio è quanto mai esplicito: oltre al classico doppio senso – "Grazie per essere venuto" –, gli autori di questa forma di marketing selvaggio hanno pensato bene di attaccare un adesivo con un codice Qr che rimanda al sito di escort. Basta inquadrarlo con la fotocamera del cellulare per essere reindirizzati al portale.

Tutto qui? Macché. Quello pubblicizzato non è un semplice sito con annunci di escort che vendono i propri servizi. È proprio un portale che, sulla scia del più celebre Tripadvisor, consente agli iscritti – e dunque, si presume, frequentatori – di lasciare recensioni sulle esperienze avute: c’è il classico punteggio (da una a cinque stelle), fino ad arrivare a parametri specifico come l’aderenza alla realtà delle foto pubblicate dalla sex worker, la pulizia, la cortesia, il costo, la posizione del locale in cui si viene ricevuti (più è fuori mano, meglio è) e uno spazio testuale in cui raccontare il proprio vissuto, con tanto di linguaggio "in codice" che gli utenti usano per discutere del prezzo e delle opportunità offerte dalla escort.

Questo tipo di approccio, evidentemente, funziona. Senza scomodare il ben più celebre Tripadvisor, sul portale si dice a chiare lettere che gli utenti sarebbero 30 milioni ogni anno. L’obiettivo? "Offire un servizio imparziale e affidabile". Un modello di business sicuramente vincente, per carità. Anche se forse un filo aggressivo, se il target di mercato sono studenti dai 14 ai 18 anni.