
Per l’arenile attrezzato di levante l’effidamento pare ormai scontato alla Blue lion Food srl mentre per la spiaggia di ponente il colpo di scena con l’esclusione della prima. classificata: la Cometa Service
Colpo di scena nell’affidamento della gestione delle spiagge comunali. Una storia che pare complicarsi e che vedrà l’aggiudicazione ufficiale solo la prossima settimana: la realtà che aveva infatti ottenuto il miglior punteggio per il tratto di ponente, da un approfondimento del carteggio, non ha presentato costi di manodopera "coerenti". E quindi tornerebbe in gioco la seconda classificata, cioè la coop Open Service che per anni ha già gestito la spiaggia delle Dune. Riepilogando la vicenda che vede in ballo il lotto 2 (cioè il tratto a ponente) il miglior punteggio tra i tre ’contendenti’ è risultato quello della cooperativa Cometa Service di Roma. Il responsabile unico del progetto ha voluto procedere alla verifica e ha richiesto la presentazione di opportune giustificazioni "a corredo della scelta adottata riferita al valore della manodopera presentata, nel rispetto del numero minimo di personale indicato nel capitolato speciale di appalto e nelle dichiarazioni fornite in sede di gara". In particolare è stato richiesto "di illustrare le modalità con le quali è stato calcolato il costo medio della manodopera e il numero del personale impiegato, con particolare attenzione a quello adibito al salvataggio per la spiaggia attrezzata e per la spiaggia libera, nel rispetto dei turni massimi previsti e in conformità con l’equilibrio economico-finanziario". Una richiesta su numero addetti e costo manodopera risollecitata alla cooperativa il 19 maggio con ulteriori chiarimenti forniti dalla Cometa Service il 21 maggio. Ma il verbale conclusivo ritiene i costi della manodopera "non coerenti con quanto richiesto" e quindi "non sufficienti a garantire i servizi minimi richiesti sia dal capitolato speciale di appalto che dall’offerta tecnica presentata dalla Cometa service (migliorie per le quali la commissione di gara ha assegnato punteggi aggiuntivi)". Ecco che il piano economico finanziario non terrebbe conto di alcuni consistenti costi di personale per garantire le 172 o 190 ore al mese. Pertanto quell’offerta "anomala" e "non sostenibile" ha escluso la prima in graduatoria, di fatto riaprendo la possibilità di proseguire la gestione alla Open Service.
Francesca Navari