TOMMASO STRAMBI
Cronaca

Sopralluogo allo stadio: "Travi in acciaio e nuovo solaio in tribuna. Così sarà tutto a norma"

In visita con il primo cittadino nel cantiere all’impianto “Torquato Bresciani“. Quattromila posti a sedere e numerati per una struttura polivalente.

"Del Ghingaro riapri lo stadio....". La scritta sul muro esterno dello Stadio dei Pini (ufficialmente è intitolato a Torquato Bresciani) è (quasi) scolorita. Mentre quella lasciata, sempre da mani ignote, appena varcata la grande cancellata verde resiste in tutta la sua intensità. Un urlo che risuona da 6 anni, quando per ragioni statiche e, forse, per qualche sottovalutazione da chi seguiva il dossier (leggenda vuole che l’assessora dell’epoca non si fece vedere in Comune per settimane), l’impianto noto in tutta Italia per aver ospitato per anni la mitica Coppa Carnevale (vetrina del calcio di lusso) e il Meeting Internazionale di atletica leggera, fu dichiarato inagibile e si trovò con i cancelli chiusi. Sprangati. Una ferita per l’intera città, non solo quella sportiva.

E, così, il sindaco, appena sceso dall’auto, non si sottrae né alla domanda di rito ("Quando lo riapre?" "Sono qui – risponde – proprio per sollecitare la ditta ad accelerare"), né alla foto proprio davanti alla scritta ("Io sono abituato a metterci la faccia. Sempre", commenta con ironia). Eccoci, quindi, varcare l’ingresso laterale per entrare nel grande campo oggi animato da operai, camion, ponteggi, martelli pneumatici, betoniere e gru. Una visita per renderci conto dello stato dell’arte. Ad accoglierci, come un moderno Virgilio, c’è l’ingegner Gianluigi Ottani, direttore operativo del cantiere aperto il 12 giugno dello scorso anno con una previsione di riconsegnare le chiavi entro 540 giorni lavorativi. Ne sono passati quasi 365.

Già, a che punto siamo? La nuova gradinata è stata completata e "risponde – precisa l’ingegner Ottani – alle più moderne misure di stabilità, sicurezza e anche di visione. Potrà ospitare sino a duemila spettatori, tutti con posti a sedere e numerati. Non solo: sia a nord che a sud ci saranno due spazi per accogliere persone con disabilità motoria che potranno accedervi mediante delle apposite rampe senza barriere architettoniche".

E la tribuna? "Qui stiamo procedendo per blocchi – racconta il direttore operativo –. Dovendo intervenire su una struttura da conservare il lavoro è più complesso. Per garantire la stabilità abbiamo dovuto inserire delle grandi travi in acciaio in tutti i livelli. E in questo momento stiamo completando la gettata della nuova copertura. Nella parte più a sud, come potete vedere, abbiamo quasi terminato, mentre nella parte a nord stiamo ancora completando la demolizione del vecchio solaio. Per cui ci vuole ancora un po’ di tempo. Ma quando il lavoro sarà terminato anche la tribuna sarà a norma come se fosse stata fatta ex novo". Anche qui ci saranno fino a duemila posti a sedere, tutti numerati con un ascensore che consentirà l’accesso nella parte superiore anche alle persone diversamente abili. Risponderà ai criteri di staticità e grazie a pellicole e strati di spessore sarà anche isolata termicamente. Inoltre ci saranno pannelli fotovoltaici e impianti di recupero delle risorse energetiche. Anche nei locali posti al piano terra dove ci saranno gli spogliatoi per le squadre, gli atleti, gli arbitri, i locali di primo soccorso, quelli per l’antidoping, un punto di ristoro, i depositi dei materiali e la mixed zone. Al primo piano ci saranno la sala giornalisti, la sala stampa, l’area lounge-hospitality con i servizi e la palestra. Infine nell’ultimo piano il gruppo operativo di sicurezza, la sala regia, la piattaforma per le telecamere e la sala telecronisti. Mentre sotto la gradinata ci saranno altri locali che potrebbero ospitare nelle intenzioni dell’assessore allo sport Rodolfo Salemi il museo dello sport viareggino.

Il sindaco si guarda intorno, chiede della pista ("sarà completamente rifatta in tartan azzurro che avrà gli stessi standard usati per gli ultimi mondiali di atletica – assicura l’ingegner Ottani – la prossima settimana inizieremo la rimozione di quella vecchia"), del muro di cinta e si complimenta. Ma chiede di pigiare il piede sull’acceleratore. L’erba ingiallita del campo (che fu) ci ricorda che una nuova estate è ormai alle porte, il tempo scorre. E per il fischio di inizio della Coppa Carnevale mancano giustappunto 175 giorni. Quelli del cronoprogramma.