Sicurezza Lago di Porta. Sì al piano da 4 milioni

Via libera da parte della Regione. Ora andrà elaborato il progetto. L’obiettivo è di migliorare. il sistema delle opere idrauliche.

Sicurezza Lago di Porta. Sì al piano da 4 milioni

Una ditta al lavoro al Lago di Porta per campionare acque e fanghi con l’obiettivo di verificare lo stato di salute dell’area naturale protetta

Mitigare il rischio idraulico nei casi di piena e innalzare il livello di sicurezza dell’area naturale protetta del Lago di Porta. Il maxi progetto da 4 milioni di euro del Genio civile Toscana nord diventa realtà grazie al via libera arrivato nei giorni scorsi dalla Regione. Gli uffici tecnici, dopo aver analizzato pareri e opinioni degli enti competenti, di altri uffici regionali oltre ad Arpat e ai comuni di Montignoso e Pietrasanta, hanno deciso infatti di non sottoporre il progetto a Valutazione di impatto ambientale (Via) tranne alcune ma ben precise raccomandazioni da seguire in fase di cantiere.

Per il resto il progetto è passato indenne dall’esame della Regione e finalmente può tirar dritto. Lo dimostra il fatto che sono già partite le operazioni per affidare la progettazione esecutiva dell’opera, primo step verso la sua approvazione e quindi la gara. A grandi linee gli interventi prevedono modifiche al sistema di opere idrauliche già presenti nell’area al fine di migliorarne l’efficacia in termini di mitigazione del rischio idraulico. I problemi da risolvere, in particolare, riguardano la conformazione degli argini del Lago di Porta, ripristinando la sagoma e la quota di testa delle arginature oltre a regolare il “rigurgito“ del Versilia nel torrente Strettoia, oltre a controllare l’ingresso nell’area di laminazione delle acque del Versilia dall’argine destro dello Strettoia. Le opere si sono rese necessarie a seguito di studi effettuati dall’università di Firenze, che hanno fatto emergere possibili situazioni di rischio legate al verificarsi di onde di piena generate da piogge di lunga durata sul bacino del Versilia. Gli effetti del maxi progetto, pertanto, ricadranno in termini di sicurezza idraulica del territorio e quindi di incolumità delle persone e di salvaguardia di beni e infrastrutture.