"Sì, andiamo a sinistra" Amore-odio immutato tra il Pd e Del Ghingaro: "Punterà alla Provincia"

Il capogruppo Dem Rossi ribadisce critiche e timori per il Pucciniano. Sul porto assist per Del Dotto: "È una valida alternativa a Rosselli".

"Sì, andiamo a sinistra"  Amore-odio immutato  tra il Pd e Del Ghingaro:  "Punterà alla Provincia"

"Sì, andiamo a sinistra" Amore-odio immutato tra il Pd e Del Ghingaro: "Punterà alla Provincia"

di Beppe Nelli

Quanto segna il termometro del rapporto Pd-Del Ghingaro? Il capogruppo legge il termometro, e la febbre sembra ormai fisiologica.

Dopo le critiche del convegno sul Pucciniano è arrivato un direttore artistico di grande levatura. Siete stati presi in contropiede.

"Il nostro convegno era costruttivo. Purtroppo dal Comune non è venuto nessuno. Ho chiesto l’accesso agli atti per verificare la veridicità di introiti, presenze ed eventi del Pucciniano dichiarati da Mei. Ancora nessuna risposta. Tutto va a rilento, come nel caso del direttore artistico. Siamo felici dell’arrivo di Latham-Koenig, ma per le celebrazioni paventiamo un programma insufficiente".

Altro dibattito: la proposta di Del Dotto al porto è seria, o strumentale?

"Le difficoltà tra Del Ghingaro e Giani nascono dalla forzatura che il sindaco fece un anno fa sul nome di Miracolo, respinto più volte. Del Dotto è una buona alternativa a Rosselli se il sindaco accetta, nonostante le tensioni per le cause sul mercato. Alessandro ha ottime competenze ed è delegato da Giani per le problemantiche della costa, incluso il porto di Viareggio".

Anni fa il Pd aveva approvato l’asse di penetrazione a sud dello Stadio: oggi siete ancora d’accordo?

"Abbiamo aperto la discussione interna al partito sugli atti del processo partecipativo dell’Università Pisa. Noi non siamo contrari al terzo lotto dell’asse, ma è giusto discuterne nel partito e quindi non posso dire se per noi il tracciato va a sud o a nord. Dobbiamo ascoltare anche i nuovi iscritti, le nuove anime entrate nel Pd".

Sul tema c’era l’accordo di programma sottoscritto dal sindaco con l’ex presidente della Regione Enrico Rossi. Poi Giani ha detto che non ne sapeva nulla...

"Viareggio deve capire che tipo di porto vuole. Siamo tra due colossi dove investe Azimut Benetti, e La spezia. Penso che dovremmo caratterizzarci con un’altra produzione e un altro turismo. Inutile fare opere colossali per barche da 100 metri, quando la produzione di queste non c’è. Puntiamo su infrastrutture meno invasive per yacht da 50 metri in giù. Invece il porto deve ampliare l’offerta dei servizi per attrarre turismo. togliendolo a porti limitriofi come Marina di Salivoli verso Piombino. Là hanno aumentato esponenzialmente i servizi per piccole barche e mega yacht, attirando nuove presenze turistiche".

C’è uno spiraglio per una futira intesa col sindaco?

"Giani ha cercato più volte di comunicare, ma per farlo bisogna essere in due".

Crede davvero che Del Ghingaro punti alle prossime elezioni regionali col suo civismo?

"Siamo in democrazia, è giusto che ci provi. Ma se le Province come pare, torneranno all’elezione diretta, credo che Del Ghingaro punterà su Lucca".

L’esordio della segretaria nazionale Elly Schlein non è andato bene. Che vi aspettate?

"Non si fa un cambiamento in pochi mesi. I cittadini e non solo gli iscritti hanno scelto lei, il cambiamento si deve propagare ai territori. Da noi c’è già stato con l’arrivo del segretario Fossi, e a Viareggio lo avevamo già iniziato quando uscimmo dalla maggioranza per riunire la maggior parte del centro sinistra e della sinistra democratica, come Spazio progressista e Articolo Uno".

Quindi, anche in città, il Pd si sposterà più a sinistra?

"Noi speravamo che l’area Marcucci non uscisse dal partito. Ma le proposte del Pd devono essere vicine alle persone sui temi del lavoro, dei diritti e dell’ambiente, per esempio. Se questo lo vogliamo definire di sinistra, allora il Pd si è spostato a sinistra".