Sgomberata l’ex Telecom. Allo studio di Mover e Comune c’è un parcheggio scambiatore

L’area, circa 4mila metri quadrati, è nella disponibilità dell’istituto vendite giudiziarie. Murati tutti gli accessi. E e breve comincerà la pulizia dai rifiuti accumulati ovunque.

Sgomberata l’ex Telecom. Allo studio di Mover e Comune c’è un parcheggio scambiatore

Sgomberata l’ex Telecom. Allo studio di Mover e Comune c’è un parcheggio scambiatore

Alle 8 del mattino, ieri, gli agenti del Commissariato e della Municipale con un blitz hanno fatto irruzione nel ventre dell’ex Telecom alla Migliarina. Immobile in disuso che sorge su una superficie di quattromila metri quadrati e adesso nella disponibilità dell’istituto vendite giudiziarie. Così, dopo anni di silenzio e di attesa, si torna a parlare del futuro di questo spicchio di periferia a ridosso della ferrovia, all’interno del quale, è un’ipotesi, potrebbe sorgere un parcheggio multipiano con almeno 450 posti auto.

Ma andiamo con ordine. Era il 2001 quando l’azienda di telecomunicazioni lasciò definitivamente la palazzina alla Migliarina, vincolata ad uso collettivo dalla variante strutturale del 1997, e trasformata poi dall’abbandono in un dormitorio abusivo. Ciclicamente occupata, sgomberata, murata, sfondata, occupata di nuovo... Ed era occupata anche ieri, quando gli agenti hanno bloccato i due ingressi, lato mare e lato monte, e sono entrati in quelle stanze che un tempo erano uffici. Talmente invase da rifiuti, alcuni bruciati per scaldare le notti più fredde, da rendere l’aria irrespirabile. Eppure quelle stanze erano vissute. Ultimo, disperato rifugio per chi non aveva altro posto in cui stare.

All’interno sono state infatti trovate sette persone, cinque della quali sarebbero risultate in Italia senza permesso di soggiorno e dunque accompagnate in Commissariato. Altri due giovani uomini, entrambi nordafricani e in regola con i documenti, hanno avuto il tempo di raccogliere qualche vestito dentro una busta della spesa prima di doversi allontanare. Uno l’ha fatto tra le lacrime e le grida, perché "Non è giusto – ha ripetuto agli agenti –. Qui c’è tutta la mia vita". "Qui" è una tenda costruita con qualche lenzuolo sotto ad una tettoia, con un materasso e qualche vestito riposto dentro ad una valigia. Un luogo diventato “casa“,dove qualcuno, nel vicinato, di tanto in tanto si allungava per portare qualcosa da mangiare.

La ditta incaricata dal tribunale, una volta che l’immobile è stato sgomberato, ha subito sbarrato ogni accesso, murando una ad una tutte le finestre. Sono stati sigillati i cancelli e le porte, con una rapida saldatura. E presto dovrebbe partire anche la bonifica, con la pulizia dell’area interna e di quella del parcheggio dove, nel tempo, si è accumulata una montagna di spazzatura. Sacchi e sacconi, abbandonati lì abusivamente. "Ma se non interverrete in fretta, qui sfonderanno di nuovo e saremo da punto e a capo" ha detto agli agenti una residente della zona che ha assistito allo sgombero. Decine, forse centinaia, le segnalazioni che in questi anni si sono ripetute. Insieme alla denunce per per gli schiamazzi, le liti violente che scoppiavano all’improvviso, i roghi notturni, i traffici sospetti... Una situazione difficile con cui convivere, per questo –ha aggiunto la donna – ci auguriamo che venga trovata una soluzione definitiva".

Per l’area alle spalle della stazione ferroviaria, al quartiere Migliarina, il regolamento urbanistico prevede la realizzazione di un nodo di scambi del trasporto, che comprende oltre al terminal, un parcheggio scambiatore e postazioni di car e bike sharing. Questa dunque dovrebbe essere la soluzione per far uscire anche l’area dell’ex Telecom da quel limbo, di abbandono, in cui è sprofondata ventitre anni fa. In questo senso si inserisce l’iniziativa del Comune che tramite Mover – la società partecipata che gestisce la sosta in città – starebbe valutando la possibilità di presentare alla curatela una proposta irrevocabile d’acquisto per rilevare l’intero complesso.

L’idea è conservare la palazzina, oggi dormitorio, e realizzare nell’area esterna una parcheggio multipiano modulare, in ferro, capace di accogliere tra le 450 e le 600 auto su tre piani. Una sorta di parcheggio scambiatore, dove bloccare il traffico in entrata nel centro città, dotato di un bus navetta e ovviamente con pastazioni di bici elettriche e monopattini. per agevolare gli utenti.