
Dalla divulgazione di quei video così espliciti, a Viareggio quasi non si parla d’altro. La Lecciona, oltre che paradiso isolato e proprio perché isolato, è divenuta una sorta di Sodoma e Gomorra? "Assolutamente no – risponde Emilio Colombo (Comitato Naturismo in Versilia) –, Si sta montando un caso sul nulla. Quando il Comune ha autorizzato il naturismo in un piccolo tratto della Lecciona su iniziativa di Anita, sapevamo di dover affrontare difficoltà e ostilità".
Quali?
"Oltre alla scontata opposizione di chi è per principio contro il natursimo, c’è anche chi, approfittando di un contesto in cui la presenza umana è per la gran parte del tempo rara, si dedica ad attività lecite in privato, ma che se svolte in pubblico sono punite dall’articolo 527 del codice penale".
In effetti i video girati lasciato spazio a pochi dubbi...
"Chi ha diffuso i video sostiene che i fatti si siano svolti proprio dove è autorizzato il naturismo, fra i pali 13 e 15, ma in realtà quei video potrebbero essere stati girati da chiunque, compreso un guardone, in qualunque luogo e peraltro sia prima che dopo l’adozione della delibera che ha autorizzato la spiaggia naturista".
Le è mai capitato di trovarsi in una situazione così esplicita?
"No, perché la nostra spiaggia è vissuta da un turismo rispettoso degli altri e della natura che lo circonda. Se fosse capitato alla mia presenza mi sarei adoperato per far sì che certi atteggiamenti non andassero avanti e non mi sarei certamente messo a riprendere il tutto sghignazzando, per poi far montare un polverone mediatico. Tanto premesso, la Lecciona è battuta anche da soggetti che non si fanno scrupoli ad espletare i propri istinti animaleschi. Viareggio è piccola e tutti sappiamo chi è avvezzo a queste cose".
Siete favorevoli al controllo della sicurezza pubblica?
"Ci risulta che le forze dell’ordine siano intervenute più volte negli ultimi tempi per contrastare diverse attività illecite che venivano consumate laggiù da anni. Ben vengano quindi controlli e sanzioni a chi sgarra, ma non si insulti l’intelligenza della gente facendo di tutta l’erba una questione di bassa lega".
Contesta quindi i modi in cui la denuncia è stata resa pubblica?
"Credo che in piena stagione qualche personaggio in cerca di visibilità elettorale stia cercando di stabilire una connessione tra la neonata spiaggia naturista e le attività di esibizionisti e guardoni del sesso. Personaggi che sono sempre esistiti. Fa comunque specie che un consigliere comunale, seppur di opposizione, non riesca a cogliere le potenzialità di una spiaggia naturista in relazione alla promozione del turismo per Viareggio".
Sergio Iacopetti