"Serve un moderno spazio polivalente per congressi ed eventi, altrimenti in inverno Forte dei Marmi sarà tutta una Roma Imperiale". L’analisi è di Sergio Marrai, fortemarmino doc e titolare del Tennis Italia, che definisce ormai "irreversibile" lo spospolamento del paese fuori stagione e ritiene urgente da parte del Comune avviare una mappatura per trovare un immobile adatto a rispondere al nuovo potenziale di ricettività dato dai tanti hotel in ristrutturazione. "Il quartiere di Roma Imperiale – ripercorre le tappe Marrai – è nato con i signori, per lo più fiorentini e nobili romani, che venivano nelle ville e rimanevano quattro mesi. Poi tante di quelle dimore sono state trasformate in strutture ricettive ed è cambiato il modo di fare vacanza. Anche le piccole pensioni familiari sono sparite. Oggi tutti cercano hotel 5 stelle e la permanenza è più rapida. Il periodo di vivacità del paese si restringe e in inverno non ci sono più abitanti perchè chi ha avuto la fortuna di avere una casa qui negli anni Sessanta o Ottanta l’ha già venduta e chi l’ha comprata dopo l’ ha fatto per businness e non per tramandarla ai figli che ormai viaggiano in tutto il mondo. Oggi se vuoi trovare un fortemarmino lo incontri in un bar a Querceta dove di abitanti se ne contano 10mila. Anche Vittoria Apuana, col lievitare dei prezzi, è diventata terra di compravendite: unico quartiere legato alla nostra cultura e tradizione è la Vaiana".
L’obiettivo è quindi dare dinamismo ad un paese che altrimenti muore in inverno. "Non sono le grandi firme ad agevolare la destagionalizzazione, e neppure gli eventi se non ci sono spazi adeguati –sentenzia Marrai – Pietrasanta ha il suo teatro comunale o il Sant’Agostino, Seravezza le Scuderie e anche Camaiore ha un piccolo teatro. Al Forte non c’è una sala comunale funzionale, Palazzo Quartieri non è adatto e neppure Villa Bertelli ha capienza sufficiente. Infatti le occasioni importanti vengono concentrate alla Capannina. Nel frattempo stanno lievitando gli hotel che potranno agevolare flussi in bassa stagione. Ma cosa diamo in cambio? E’ urgente che il Comuni effettui un censimento – suggerisce – individuando immobili in abbandono da riqualificare e trasformare in spazio polivalente da almeno 300 posti per cerimonie, congressi ed eventi. Con un direttore capace di programmare un calendario da novembre a marzo e posti di lavoro garantiti. Altrimenti in inverno resteremo in tre gatti e le attività non potranno sopravvivere".
Francesca Navari