Sempre più soli e "Poveri Vecchi" Bollette triplicate al Sacro Cuore

La fattura della luce è schizzata da 4mila euro del 2021 agli attuali 15 mila, il gas invece è arrivato a 14mila. Landucci, del comitato di gestione: "Da Comune e Regione non sentiamo nessuno. Ci resta la Provvidenza"

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di Martina Del Chicca

"Dal Comune non sentiamo mai nessuno, dalla Regione men che meno. Ci resta la Provvidenza. E quella – dice Cosimo Landucci, membro del comitato di gestione della Rsa “Sacro Cuore“ di Viareggio – ci assiste dal 1929". Da sempre. Da quando, ritagliando tempo alla propria vita, calafati, muratori, pescatori, imbianchini viareggini, un mattone sopra l’altro, sul terreno del vecchio cimitero di via Cairoli, tirarono su “I Poveri Vecchi“. Un’istituzione – come lo è la Torre Matilde, o la passeggiata sul Molo, l’Attesa di Viani... – che da quasi cent’anni offre assistenza agli anziani bisognosi. E dunque è alla Provvidenza che i “Poveri Vecchi“ – che nella loro lunga storia hanno attraversato mari in tempesta e bonacce – si affidano anche per superare questo inverno al tempo del caro-energia. Che ha già fatto saltare tutte le previsioni di bilancio. Con spese tre volte superiori a quelli sostenute nel 2021.

"Un anno fa – fa i conti Landucci – di luce spendevamo tra i 4 e i 5 mila euro al massimo, l’ultima bolletta che ci è arrivata invece è di 15mila euro. Lo stesso quella del gas, che è schizzata a 14mila, euro più euro meno. Partendo anche lì da 3 o 4mila euro". E non osa immaginare cosa succederà quando le temperature scenderanno e si dovrà cominciare a riscaldare la struttura. "Ormai – prosegue Landucci – questi rincari fanno saltare tutte le previsioni. E sì, siamo preoccupati per quello che succederà. Perché mentre si parla di sostegni alle aziende, si parla troppo poco di realtà come questa. Che si prendono cura del passato, della memoria, con tutto il suo patrimonio di storie ma anche di fragilità".

Aumentare le rette per far fronte alle spese extra? "Non se ne parla – risponde Landucci –: questa è un’associazione senza scopo di lucro. Che dal 1929 accoglie persone in stato di necessità. Poveri e vecchi, così lo conoscono i viareggini. Non a caso".

E sono 46 gli anziani ospitati oggi al “Sacro cuore“, di cui 11 "pagano la retta piena, ovvero 1.500 euro al mese. Mentre gli altri sono posti in convenzione con l’Asl, e molti degli anziani hanno una pensione sociale. Vale a dire 600 euro al mese.

Tra di loro ci sono anche persone non autosufficienti, che hanno bisogno quindi di assistenza sanitaria 24 ore su 24". Per resistere e affrontare il futuro il Sacro Cuore ha deciso di investire nell’efficientamento energetico, "quindi nell’acquisto di un nuovo sistema di climatizzazione, più moderno e a basso consumo, per provare ad abbattere i costi legati all’energia".

Il motore per andare avanti, come dal 1929, anche nei tratti di strada in salita, resta la solidarietà. I lasciti e le donazioni. "Questa istituzione – spiega Landucci – è andata avanti tutti questi anni grazie ai viareggini; quelli che andavano sul lungomare con una cassettina di legno attaccata al collo per chiedere elemosine per la loro Casa. Ma oggi, di viareggini, ne sono rimasti pochi. Come si dice? Viareggesi, ora siamo per lo più viareggesi. Le donazioni che ancora riceviamo arrivano dagli anziani, dai giovani veramente poco. Quasi niente. Purtroppo è cambiato tutto, anche il nostro piccolo mondo". E ai sempre più soli e “Poveri Vecchi“ rimane solo la Provvidenza.