Seconda dose anticipata agli over sessanta

La Regione sana un’anomalia denunciata da tanti diretti interessati: "Siamo nell’età a rischio eppure ci immunizzano in ritardo"

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Gli over 60 potranno anticipare il richiamo del vaccino Astrazeneca, già programmato ad agosto. Potranno farlo a partire dalle 12 di domani, quando il portale online regionale consentirà loro di anticipare in automatico la data della somministrazione della seconda dose, già programmata ad agosto. Al momento, vista l’attuale disponibilità di dosi, la funzione ‘modifica seconda dose’ sarà attiva solo ed esclusivamente per la linea vaccinale con Astra.

Questa disposizione della Regione è comunque tardiva se consideriamo che tanti over 60 da tempo ci segnalano l’anomalia di completare il ciclo vaccinale rispetto a persone più giovani. "Ho più di 60 anni e soffro di patologie croniche ai polmoni: rientro quindi doppiamente nella categoria delle persone più a rischio Covid". Inizia così lo sfogo che un nostro lettore, G.P., ci ha mandato prima che la Regione sbloccasse l’impasse; ma lui da settimane chiedeva invano notizie e informazioni. "Ho chiamato sia la Regione che l’Asl – racconta – e mi è stato risposto che non era possibile anticipare il richiamo. Sul sito dedicato è stata anche cancellata tale opzione. Nel frattempo, i virologi raccomandano di accelerare i tempi per mettere in sicurezza noi ultrasessantenni alla luce dell’esplosione dei contagi causata dalla variante Delta. E’ notizia di ieri che il Cts, il Comitato tecnico-scientifico che supporta il Governo, ha evidenziato che “la variante Delta - destinata, a breve tempo, a divenire dominante in Italia - è in grado di indurre una sintomatologia grave, con significativi indici di ospedalizzazione e anche di letalità, nei soggetti che hanno più di 60 anni non vaccinati ed anche, sia pure in misura in parte minore, in quelli che hanno ricevuto una sola dose di vaccino”. Chiedo: cosa aspettano le nostre istituzioni ad ascoltarli?"

A questa situazione di emergenza si aggiunge la beffa: "Vedo miei colleghi più giovani, quarantenni e cinquantenni, che si sono registrati dopo di me ma che hanno già ricevuto la seconda dose con un altro tipo di vaccino, fra l’altro più sicuro. Sì, perché a noi ultrasessantenni la Regione Toscana ha imposto Astrazeneca, che richiede 12 settimane per il richiamo, senza contare il fatto che a letteratura scientifica ha rilevato che offre in generale meno copertura rispetto ad altri vaccini, oltre a dare più effetti collaterali: io stesso ho accusato malori per circa una settimana dopo la somministrazione della prima dose. Ciliegina sulla torta: sempre la letteratura scientifica sostiene che una sola dose di Astrazeneca è inefficace contro la variante Delta. Insomma, noi ultrasessantenni toscani siamo becchi e bastonati".