Screening prostata. Il progetto di Ispro

Mezzo milione per la prevenzione al tumore

È partito da quasi due mesi oramai, e durerà due anni il progetto che servirà a misurare i benefici di programmi alternativi di screening per il tumore alla prostata e la loro efficacia nel ridurre l’uso di test del Psa nel sangue, marcatore fino ad oggi insostituibile nell’indagine di questa patologia.

La Regione Toscana nei mesi scorsi si era aggiudicata mezzo milione di euro, grazie ad un bando nazionale del Ministero della salute e con una recente delibera, proposta dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, queste risorse sono state assegnate ad Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica, per mettere a terra le attività del progetto. Partirà con il monitoraggio dell’uso del Psa come test di screening nella popolazione maschile attraverso sondaggi e domande specifiche e saranno analizzati i dati sanitari di alcune Asl, per comprendere l’età in cui viene raccomandato il Psa, le modalità di prescrizione, le soglie di ripetizioni e di positività in modo da elaborare una serie di statistiche.