"Scelta collettiva di libertà". Fulvetti spazza i coni d’ombra

Nella sua lectio magistralis il professore universitario ha storicizzato quanto avenne 80 anni fa

"Scelta collettiva di libertà". Fulvetti spazza i coni d’ombra

"Scelta collettiva di libertà". Fulvetti spazza i coni d’ombra

Da Marignana, "dove nacque la Resistenza in Versilia", alle vie del centro di Viareggio, le cerimonie per la Festa della Liberazione si sono tenute all’insegna della partecipazione, nonostante il meteo avverso. Nella frazione camaiorese, è arrivato l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni: "Libertà e democrazia sono stati valori per i quali tanti sono morti – le sue parole – anche di orientamenti culturali e politici molto diversi tra di loro. Quei valori devono essere inverati costantemente perché non devono esser dati per scontati".

Nel frattempo, a Viareggio, l’ormai classica biciclettata antifascista ha portato per le vie del centro e della passeggiata, in un plumbeo giorno di mercato, un corteo colorato e musicato fatto di persone di tutte le età, dai bambini agli anziani. A rimarcare i valori che sostengono la giornata è stato invece, nella sala del consiglio comunale, il professor Gianluca Fulvetti dell’Università di Pisa: "Il 25 Aprile ’45 chiudeva un tempo di 20 anni, aperto l’8 settembre del ’43, nel quale si era assistito, anche per reazione alla guerra, alla violenza dell’occupazione e alle stragi, all’avvio di una scelta plurale e collettiva che aveva trasformato le italiane e gli italiani da sudditi in cittadini", ha spiegato.

Fulvetti ha poi toccato uno dei temi su cui si innesta lo scontro intorno al 25 Aprile: "Fu tutta eroica, gloriosa la Resistenza? Certo che no: fu anche scontri interni, rivalità, ci furono violenze esterne e in alcuni casi evitabili, anche da parte di partigiani e resistenti. Bisogna partire da qui, dai coni d’ombra, per un giudizio storico sulla Resistenza". Questo nella consapevolezza che "le crepe, le ferite, su cui troppo a lungo si è giocato in difesa, non oscurano le ragioni giuste della scelta partigiana e resistenziale di decine di migliaia di giovani".

DanMan