Scatta il fermo pesca nel Tirreno. Un mese di stop per la marineria

Il fermo pesca porta al blocco delle attività delle marinerie toscane per un mese. Coldiretti critica il provvedimento perché non risponde alle esigenze delle aziende e non migliora lo stato delle risorse ittiche.

Stop al pesce fresco del Tirreno in tavola per l’avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attività delle marinerie anche della Toscana, con i suoi 120 pescherecci che dovranno restare in banchina per un mese. "Fermo che – denuncia Coldiretti Interpesca Toscana – cade quest’anno in un momento difficile per la flotta con l’impennata del prezzo del gasolio che negli ultimi tre mesi ha fatto registrare un incremento del +25%, fino a 1 euro al litro. Ma a pesare sono anche le nuove linee di indirizzo della Commissione Ue a partire dal divieto del sistema di pesca a strascico e dalla restrizione delle aree di pesca con tagli fino al 30% di quelle attuali, con scadenze ravvicinate nel 2024, 2027 per concludersi nel 2030". Critica la posizione di Coldiretti sul provvedimento, "Che – spiega – non risponde ancora in tutti gli areali alle esigenze delle aziende né a quelle di sostenibilità delle principali specie target della pesca nazionale; tanto che lo stato di alcune risorse che il fermo vorrebbe tutelare, in una delicata fase di vita, in questi 38 anni non è gran che migliorato".