REDAZIONE VIAREGGIO

Salvati: "Così i senza tetto non hanno più un’assistenza sanitaria"

A Viareggio la cancellazione della residenza fittizia rende difficile l'assistenza ai senza tetto. Il medico Salvati chiede al Comune di applicare la legge 184 per garantire accesso ai servizi sanitari.

A Viareggio la cancellazione della residenza fittizia rende difficile l'assistenza ai senza tetto. Il medico Salvati chiede al Comune di applicare la legge 184 per garantire accesso ai servizi sanitari.

A Viareggio la cancellazione della residenza fittizia rende difficile l'assistenza ai senza tetto. Il medico Salvati chiede al Comune di applicare la legge 184 per garantire accesso ai servizi sanitari.

Assistere i senza tetto nel Comune di Viareggio è diventato più difficile. A sostenerlo è Alessandro Salvati (nella foto), medico dermatologo e membro del Mevv, il gruppo di sanitari che volontariamente si occupa delle persone senza fissa dimora, extracomunitari e italiani, che il giovedì mattina si rivolgono all’ambulatorio nei locali della Misericordia.

Da qualche tempo infatti il Comune ha cancellato la “via dei Vageri”, una residenza fittizia, che era utile per avere una tessera sanitaria e quindi avere farmaci e prestazioni agevolate e un medico di riferimento. "Esiste una legge – afferma Salvati – la legge 184, fatta apposta per creare in ogni comune una residenza fittizia, che permetta di avere una tessera sanitaria e dunque spendere meno per i farmaci e avere accesso ad alcuni servizi. E’ fatta apposta per aiutare chi si trova in condizioni di estrema indigenza e fragilità. Senza la residenza, bisogna pagare i farmaci per intero, così come le analisi del sangue o altro. In questo modo siamo costretti a coprire le spese interamente noi, come associazione, ma non è un peso sostenibile".

In pratica all’ufficio anagrafe per la residenza si richiedono tutti i documenti in regola, la dimostrazione di avere un reddito per mantenersi, la carta di identità ecc., cosa che rende quasi impossibile ottenerla per chi vive, di fatto, per strada. Ci sono casi in cui sarebbe necessario un inserimento in comunità, ma anche per questo, è necessaria una residenza e il relativo comune che paghi la retta. Il Mevv. Medici volontari versiliesi, si rivolge perciò all’amministrazione comunale perché questo problema venga superato, si applichi la legge 184, e dunque sia possibile restituire una residenza fittizia a chi si trova in situazioni precarie che spesso sono collegate anche a gravi problemi di salute.

C.S.