
Rubinetti già chiusi nel Senese Da giugno a settembre piscine senza alcun reintegro
La società dell’Acquedotto del Fiora ha vitetato l’uso dell’acqua delle condotte per le piscine senesi dal 1° dal primo giugno al 30 settembre. La siccità dà il primo colpo agli agriturismi. E simili drastiche misure potrebbero scattare anche in altre zone della Toscana.
La Cia agrocoltura contesta già il divieto che costringerà ile aziende a non fare approvvigionamento da acquedotto pubblico per il rabbocco o riempimento, mentre per legge regionale è obbligatorio lo svuotamento annuale delle piscine private ad uso collettivo. La Cia ha già discusso online l’emergenza con 80 aziende addociate. "Il divieto comunicato da Acquedotto del Fiora, ‘per salvaguardare la risorsa idrica e garantire il pubblico serviziò, è l’unico caso simile in Toscana. Proprio a Siena, la provincia che con 1.200 strutture agrituristiche è la prima in Toscana (5.382 strutture) ed in Italia. Molti agriturismi senesi hanno una piscina: circa uno su cinque. C’è grande preoccupazione – commenta il presidente di Cia Siena, Federico Taddei – perché non sarà possibile utilizzare l’acqua per le tante strutture in tutto il territorio. Se consideriamo che ogni giorno il ricambio di acqua è dell’1-2%, in quattro mesi, il ricambio è pari ad una vasca e mezzo. Questo è il minimo indispensabile per tenere una piscina con acqua pulita e fruibile da parte dei turisti che scelgono la nostra provincia. Ma unico caso, almeno in Toscana, a Siena non sarà possibile. Chiediamo ad Acquedotto del Fiora di ripensare questa decisione". Emergono due cose: se la siccità non cessa, il divieto potrebbe colpire anche il turismo di altre zone, come la Versilia; l’obbligo di legge del ricambio d’acqua è ben più alto, il 2,5% al giorno, il che conferma che pochissime piscine lo rispettano.